Giovedì 18 Aprile 2024

Oceani sotto stress per la crisi climatica. Nell’Artico d’estate niente ghiaccio già nel 2030: dieci anni prima del previsto

Studio pubblicato su Nature Communicatios ritiene che lo stress dell’oceano artico sia maggiore di quanto si ritenesse

Declino dei ghiacci artici in estate dal 1979 al 2022 (Nasa)

<p>Minimo dei ghiacci artici marini dal 1979 al 2022 (NASA)</p>

Roma, 8 giugno 2023 - Artico senza ghiacci a settembre forse già nel 2030: almeno un decennio prima del previsto. Gli oceani - fondamentali nel sistema climatico - si riscaldano e si acidificano a livelli preoccupanti. Molto rilevante è uno studio appena pubblicato su Nature Communications  e realizzato da Yeon-Hee Kim, Seung-Ki Min entrambi della Pohang University of Science and Technology,  Corea del Sud, con  Nathan P. Gillett e Elizaveta malinina del Canadian Centre for Climate Modelling and Analysis, Environment Climate Change Canada, da Dirk Notz del Center for Earth System Research and Sustainability (CEN), Institute of Oceanography, università di Amburgo.

“Il sesto rapporto di valutazione dell'IPCC ha valutato che, secondo le proiezioni - scrivono -  l'Artico sarà in media praticamente privo di ghiaccio nel mese di settembre vicino alla metà del secolo, in base a scenari intermedi e ad alte emissioni di gas serra, ma non in base a scenari a basse emissioni, sulla base delle simulazioni dei modelli di ultima generazione del Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 (CMIP6). Noi dimostriamo, utilizzando un approccio di analisi di attribuzione, che l'influenza dominante dell'aumento dei gas serra sull'area del ghiaccio marino artico è rilevabile in tre serie di dati osservativi in tutti i mesi dell'anno, ma è in media sottostimata dai modelli CMIP6. Ridimensionando la risposta dei modelli al ghiaccio marino per i gas serra in modo che corrisponda al meglio alla tendenza osservata, secondo un approccio convalidato da un test imperfetto dei modelli, prevediamo un Artico privo di ghiaccio a settembre in tutti gli scenari considerati. Questi risultati sottolineano il profondo impatto delle emissioni di gas serra sull'Artico e dimostrano l'importanza di pianificare e adattarsi a un Artico stagionalmente privo di ghiaccio nel prossimo futuro”.

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Lo scenario 2030

"Gli schemi di evoluzione temporale di tutte le simulazioni - spiegano i ricercatori - sono complessivamente coerenti con quelli osservati, cogliendo una fusione significativa durante tutto l'anno e la fusione più forte durante settembre-ottobre. Tuttavia, le tendenze alla diminuzione delle simulazioni sono in media più deboli rispetto alle osservazioni, in particolare nella stagione calda". Le proiezioni vincolate all'osservazione mostrano un declino più rapido dell'ASI artica (Arctic Sea Ice. Ghiaccio marino artico. NDR) rispetto alla serie temporale grezza, che può essere osservato in tutti gli scenari SSP. I cali più marcati di SIA hanno anticipato i primi anni senza ghiaccio a circa gli anni 2030-50 in tutti gli scenari SSP. È importante notare che la comparsa anticipata di un Artico libero dai ghiacci a settembre è evidente anche nello scenario SSP1-2.6 a basse emissioni in tutte le osservazioni. Ci sono chiare differenze tra gli scenari, ad esempio, con un Artico libero dai ghiacci in agosto-settembre con emissioni più basse rispetto a giugno-ottobre con emissioni più alte. Ma nel complesso, le nostre proiezioni vincolate indicano un arrivo più rapido dell'Artico libero dai ghiacci, di circa un decennio, rispetto agli studi precedenti”.

"Ciò si ripercuoterebbe - concludono - sulla società umana e sull'ecosistema sia all'interno che all'esterno dell'Artico, modificando le attività marine artiche e accelerando ulteriormente il riscaldamento dell'Artico, alterando così il ciclo del carbonio nell'Artico.

La grande crisi dei ghiacci

Come ricorda l'Agenzia Europea per l'Ambiente, nel periodo 1979-2022, l'area del ghiaccio marino nell'Artico è diminuita di 32.000 km2 all'anno in inverno (misurata a marzo) e di 74.000 km2 all'anno in estate (misurata a settembre). La diminuzione del ghiaccio marino estivo è di quasi il 13% per decennio. La copertura del ghiaccio marino estivo in ciascuno degli ultimi 16 anni (2007-2022) è stata inferiore a qualsiasi anno precedente da quando sono iniziate le misurazioni satellitari nel 1979. Non solo il ghiaccio marino artico si sta assottigliando e diventando sempre più giovane, in quanto meno ghiaccio marino sopravvive all'estate per crescere in banchi più spessi e pluriennali. Il ghiaccio di almeno 4 anni era ancora molto diffuso a metà degli anni '80, quando comprendeva circa un terzo dell'area ghiacciata totale a marzo, ma la quota di ghiaccio vecchio è scesa a circa il 5% dal 2011.

Il declino del ghiaccio marino artico non ha precedenti negli ultimi 1.000 anni, sulla base di ricostruzioni storiche e prove paleoclimatiche.