Ucraina, notizie di oggi. Anche fase 2 stenta, Mosca manda il capo delle forze armate

"Su Mariupol 50 raid e numero colossale di bombe al fosforo", colpito l'ospedale da campo dell'acciaieria. Nel Donbass arriva Valery Gerasimov, capo dello stato maggiore delle forze armate russe. Gb: missili antinave a Kiev. Foreign Office: "Un cittadino britannico ucciso e uno disperso". Guterres a Irpin: "I civili pagano il prezzo più alto della guerra". Nato: "Accoglieremo Svezia e Finlandia a braccia aperte". Biden: "Chiederò al congresso altri 33 miliardi per Kiev"

Kiev, 28 aprile 2022 - Mentre Putin minaccia l'Occidente paventando l'uso di armi segrete, in Ucraina comincia la russificazione delle zone occupate. Nel 64esimo giorno di guerra l'agenzia statale russa Ria Novosti, fa sapere che la città di Kherson, controllata dalle forze russe, passerà al rublo dall'1 maggio. Un processo che richiederà "4 mesi", ha spiegato il vice presidente dell'amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov. Da Zaporizhzhia intanto risuona l'allarme del sindaco Anatolii Kurtiev che al Corriere della Sera parla di "situazione grave, potenzialmente drammatica", con riferimento alla centrale nucleare di Energodar, che è in mano russa. Un altro allarme arriva dal battaglione Azov, che parla di "50 raid nella notte a Mariupol  e un numero colossale di bombe al fosforo", mentre è stato colpito anche l'ospedale da campo dell'acciaieria. Sono invece gli Stati Uniti a rilanciare la notizia di ennesime atrocità. A riferirla è l'ambasciatrice per la giustizia penale, Beth Van Schaack, che all'Onu dichiara di aver ricevuto rapporti sull'esecuzione di ucraini che volevano arrendersi a Donetsk, "persone alle quali erano state legate le mani, torture e violenze sessuali contro donne e ragazze". Si tratterebbe di "abusi sistematici", azioni che, se confermate, rappresentano crimini di guerra. Ma la Gran Bretagna fa sapere che sta già fornendo missili antinave a Kiev e che l'obiettivo è di costringere la Russia "a lasciare tutta l'Ucraina". Nelle ultime ore è giunta la notizia che un cittadino britannico è stato ucciso e un altro è dato per disperso, erano volontari con le forze ucraine, rende noto un portavoce del Foreign Office. Intanto Mosca sembra non essere soddisfatta anche dell'andamento della fase due e ha mandato a sovrintendere le operazioni nel Donbass il capo di Stato maggiore generale delle forze armate russe Valery Gerasimov. Mentre dalla Casa Bianca il presidente Joe Biden ha affermato che chiederà al Congresso altri 33 miliardi di dollari per Kiev, di cui 20 per le forniture di armi.

In serata attacco missilistico sulla capitale, durante la visita del segretario generale dell'Onu Guterres. Il sindaco Vitaly Klitschko ha fatto sapere che i missili hanno colpito il distretto di Shevchenkivskyi, nel centro della città, aggiungendo che tre invece avrebbero colpito Odessa.

"I carri armati russi hanno un difetto di progettazione"

Sommario

Guterres in Ucraina

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres - in visita in Ucraina dopo i colloqui con Putin al Cremlino - è arrivato a Borodyanka, una delle località alla periferia di Kiev, dove gli ucraini accusano i russi di aver commesso atrocità contro i civili, durante l'occupazione della regione a marzo. Nella sua prima visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio, Guterres dovrebbe recarsi anche a Bucha e poi incontrare, nel pomeriggio, il presidente Volodymyr Zelensky. "Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra, immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga. Questa distruzione è inaccettabile nel XXI secolo", sono state le parole di Guterres. "I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo", ha poi detto Guterres parlando davanti a due edifici residenziali di Irpin distrutti dai bombardamenti russi.  

Un soldato della milizia popolare della DPR (Ansa)
Un soldato della milizia popolare della DPR (Ansa)

Zaporizhzhia: la centrale nucleare in mano russa 

"Certo che siamo preoccupati, molto preoccupati. Non abbiamo il controllo della centrale nucleare di Energodar qui a trenta chilometri dalla nostra città e i russi boicottano ogni forma di cooperazione", dice in un'intervista al Corriere della Sera Anatolii Kurtiev, sindaco di Zaporizhzhia. "La situazione è grave. Per ora ancora sotto controllo, ma potenzialmente drammatica. Questa è la centrale nucleare più grande d`Europa, i soldati russi la occupano dai primi di marzo e da allora sono loro a dettare le regole, noi possiamo fare ben poco", "sappiamo che hanno posizionato artiglierie e batterie di missili Grad. Ultimamente i loro missili sono passati nello spazio aereo della centrale e anche questa mi sembra un`azione grave e sconsiderata". Al momento i parametri sono nella norma e non si segnalano fughe radioattive. 

I raid e le bombe

Non si fermano le bombe: almeno due civili sono stati uccisi nei bombardamenti che hanno colpito la regione di Kharkiv. Nella regione di Lugansk il bollettino parla di quattro persone uccise e altre quattro sono rimaste ferite: 10 case sono state distrutte a Popasna. Ma l'allarme arriva soprattutto dal vice comandante del reggimento Azov, che parla di "50 raid a Mariupol". "Questa notte è stata una notte con un numero colossale di bombe al fosforo. Cinquanta attacchi aerei, razzi, colpi di artiglieria, e tutto ciò che un barbaro può usare contro l'umanità", ha detto il vice comandante Svyatoslav Palamar.

Morti e feriti anche a causa dei bombardamenti sull'ospedale da campo militare che si trova nell'acciaieria Azovstal, come riportato dai soldati del battaglione Azov. "La sala operatoria è distrutta. Continuano a bombardare - scrivono ancora i soldati - ma la Convenzione di Ginevra garantisce la protezione delle istituzioni mediche ospedaliere e ai feriti dovrebbe essere fornita l'assistenza necessaria senza discriminazioni di alcun tipo". 

Gran Bretagna: missili antinave a Kiev

Il Regno Unito sta già fornendo a Kiev missili a lungo raggio Brimstone, usati al momento come armi terra-terra, ma pianifica pure l'invio di specifiche batterie "anti nave". Lo ha precisato Ben Wallace, ministro della Difesa di Boris Johnson, dicendosi d'accordo con la collega degli Esteri, Liz Truss, sull'obiettivo di costringere la Russia a lasciare "tutta l'Ucraina", inclusi Donbass e Crimea, oltre che a impedirle di "controllare il Mar Nero". Wallace ha peraltro negato l'accusa russa di un coinvolgimento della Nato nel conflitto, sostenendo che il Regno fornisce armi "come 40 altri Paesi in base ad accordi bilaterali". 

Nato: accoglieremo Svezia e Finlandia

Intanto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha fatto sapere che "se Svezia e Finlandia decidono di entrare nella Nato saranno accolti a braccia aperte". "Abbiamo lavorato con questi Paesi per anni, abbiamo condotto insieme in molte missioni e mi aspetto che il processo sia veloce dopo che le formalità saranno espletate". "Sono certo - ha aggiunto - che troveremo accordi di sicurezza nel periodo di interregno fino a quando sarà ratificata la loro scelta". 

Usa, Biden chiederà altri 33 miliardi per Kiev

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden chiederà al Congresso di autorizzare 33 miliardi di dollari, di cui 20 per aiuti militari, per Kiev. "Non stiamo attaccando la Russia ma aiutando l'Ucraina a difendersi", ha detto parlando alla Casa Bianca. Inoltre il numero uno di Washigton ha assicurato: "Finché continueranno gli assalti e le atrocità, continueremo ad aiutare l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa", inviando altre armi e nuovi aiuti". Infine ha confermato l'intenzione di colpire "gli oligarchi e la cleptocrazia di Putin, sequestreremo yacht e ville degli oligarchi russi". Mentre la Camera Usa si è già portata avanti in questo senso, approvando un provvedimento per sollecitare il presidente a vendere gli yacht e gli asset di lusso congelati agli oligarchi, e con cui finanziare l'assistenza militare, economica e umanitaria degli Stati Uniti a Kiev per i prossimi cinque mesi.

Fase 2 stenta: arriva capo forze armate russe

Sembra che anche la nomina del generale Aleksandr Dvornikov, come unico comandante delle truppe russe in Ucraina, arrivata dopo 44 giorni di operazione speciale deludenti per Putin, non abbia comunque migliorato la gestione e il coordinamento delle unità di occupazione sul terreno, aumentando solo le violenze contro i civili. Dvornikov, veterano pluridecorato a capo delle forze russe in Siria, avrebbe lasciato agire senza controllo le truppe cecene, i mercenari siriani e i miliziani della Wagner, non facendosi scrupoli neanche ad usare bombe a grappolo e missili termobarici. La creazione di un generale unico sul campo doveva creare un comando verticale unificato e migliorare l'efficienza e la coerenza delle azioni delle unità russe. Ma Mosca, mandando ora il generale Valery Gerasimov, capo di Stato maggiore delle forze armate russe, mostrerebbe una certa insoddisfazione per il lavoro svolto finora da Dvornikov. La Ukrainska Pravda, che cita fonti militari ucraine, ha scritto che Gerasimov è arrivato a Izyum per sovrintendere personalmente alle operazioni nel Donbass, con un ruolo strategico, e non operativo-tattico, sottolinenao le fonti.