Sabotaggio Nord Stream, il Cremlino attacca: Usa responsabili per questo atto terroristico

Mosca chiede un'indagine internazionale con la partecipazione della Russia. E minaccia: "Altrimenti risponderemo all'Occidente"

Washington, 10 marzo 2023 - Il Cremlino torna a puntare il dito contro contro gli Usa in merito alle esplosioni che lo scorso settembre causarono falle nei metanodotti Nord Stream. "Per noi è chiaro che Washington è responsabile per questo atto terroristico senza precedenti", afferma oggi il viceministro degli Esteri  Serghei Ryabkov intervistato da Russia Today. Pochi giorni fa il New York Times riportava che secondo l'intelligence americana la resposabilità del sabotaggio è da imputare a un "gruppo pro ucraina". Ma per Ryabkov l'amministrazione Biden starebbe solo tentando di "sviare l'opinione pubblica".

Il viceministro ricalca le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Putin non crede che ci sia "un Dottor Male pro-ucraino", ironizza Peskov, ed è convinto che dietro l'attacco ci sia "un servizio speciale statale e ben organizzato come ce ne sono pochi nel mondo". Leggi gli 007 Usa. Si unisce al coro anche l'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza del paese Dimitri Medvedev, che parla di "sciocca propaganda americana". 

Il Nord Stream trasporta gas dalla Russia alla Germania  (Ansa)
Il Nord Stream trasporta gas dalla Russia alla Germania (Ansa)

Mosca vuole un'indagine internazionale sui fatti con la partecipazione della Russia e annuncia che a fine marzo metterà al voto la richiesta al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Se un'inchiesta "imparziale e trasparente", dovesse essere "bloccata", minaccia il ministro degli Esteri Lavrov, allora la Russia penserà a "come rispondere all'Occidente".

Le informazioni del NYT e l'inchiesta tedesca 

Secondo la ricostruzione del New York Times che cita fonti anonime di intellingence, il sabotaggio del Nord Stream 1 e 2 è opera di esperti sommozzatori che, addestrati militarmente, riconducibili a un gruppo pro ucraina: ucraini o russi dissidenti. Non ci sarebbe prova di un coinvolgimento del governo di Kiev, che continua a dichiararsi estaneo agli attacchi. Il consiglio per la sicurezza nazionale Usa non ha confermato le informazioni in possesso del NYT: il portavoce  John Kirby si è limitato a ricordare che "ci sono tre inchieste in corso", invitando ad attendere la fine delle indagini. 

Un'inchiesta tedesca è giunta a risultati sovrapponibili. La Procura federale di Berlino ha fatto sapere di aver fatto perquisito lo scorso gennaio un'imbarcazione sospetta, che potrebbe essere stata utilizzata per trasportare gli esplosivi. Gli inquirenti seguirebbero una pista ucraina. Ma il governo tedesco ha più riprese invitato a non trarre conclusioni affrettate sull'identià degli autori, che non è stata ancora accertata. Del resto l'operazione potrebbe essere stata condotta sotto falsa bandiera per addossare la colpa proprio agli ucraini. E' un tema delicato da affrontare che riguarda i rapporti dell'Occidente con Kiev: meglio usare cautela.