Nigeria, ragazze rapite da jihad: in 63 fuggono e tornano a casa. Miliziani beffati durante blitz

Quasi tutte salve (solo in 5 mancano all'appello) le ragazze prelevate da Boko Haram lo scorso 24 giugno a Kummazba. Restano invece prigioniere le oltre 200 studentesse sparite ad aprile dall'area di Chibok

La campagna per liberare le ragazze rapite da Boko Haram continua in tutta la Nigeria (ANSA)

La campagna per liberare le ragazze rapite da Boko Haram continua in tutta la Nigeria (ANSA)

Abuja, 7 luglio 2014 - Sono riuscite a scappare e a rientrare alle rispettive case 63 tra donne e ragazze delle 68 che erano state rapite il 24 giugno scorso da miliziani jihadisti di Boko Haram a Kummabza, villaggio situato nel distretto di Damboa dello Stato federato di Borno, Nigeria nord-orientale: lo ha riferito un portavoce dei vigilanti volontari che collaborano contro la setta ultra-radicale islamica con le forze di sicurezza governative, fonti delle quali hanno poi confermato in via riservata la fuga di massa. Restano invece prigioniere dei terroristi le oltre 200 studentesse rapite ad aprile nell'area di Chibok, sempre nella Nigeria nord-orientale.

QUANTO CORAGGIO' - Le ragazze "hanno compiuto una mossa coraggiosa quando i loro sequestratori si sono allontanati per un'operazione militare", ha spiegato il vigilante Abbas Gava, leader delle forze volontarie anti-jihadiste dell'area.L'operazione in questione ra l'assalto al commissariato di polizia di Damboa, chiusasi con un fallimento e il tragico bilancio di 59 morti (6 poliziotti e 53 assalitori).