Lloret de Mar (Barcellona), 15 agosto 2017 - Sono stati scarcerati due dei tre ragazzi ceceni fermati per il massacro di Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze), morto dopo un pestaggio in discoteca a Lloret de Mar. Secondo quanto riferito dal quotidiano El Periodico, il giudice ha confermato la misura dell'arresto solo per uno dei tre dei tre, quello che nel video delle telecamere di sorveglianza diffuso ieri si vede sferrare il colpo mortale a Niccolò. Gli altri due potranno tornare in Francia, dove vivono come richiedenti asilo.
Fonti di polizia hanno riferito che la brutalità dell'aggressione, proseguita anche quando il giovane italiano era a terra, è compatibile con una formazione paramilitare. Fatto che conferma il racconto degli amici di Niccolò presenti la notte fra il 12 e il 13 agosto, secondo cui chi ha aggredito il 22enne sembrava esperto di "arti marziali".
El Periodico riporta anche il parere di Giovanni Giacalone, esperto di terrorismo dell'università Sacro Cuore di Milano. Secondo Giacalone molti dei ceceni che chiedono asilo politico in Europa scappano dal governo dopo aver fatto parte delle milizie dell'Emirato caucasico. Sul profilo Facebook di uno dei tre, R.B. 24 anni, compaiono le immagini di alcuni combattimenti liberi a cui avrebbe partecipato a Strasburgo. Ma l'ipotesi è ancora tutta da accertare.
«Le botte e il sangue, Niccolò è morto fra le nostre braccia» di C. CAPANNI
Dopo le immagini diffuse ieri, strazianti arrivano le parole del padre di Niccolò. "Lo hanno ammazzato come un cane, neanche un cane si merita una fine così. Ho visto la metà di questo video terribile, perché come padre non ci sono riuscito".