Giovedì 18 Aprile 2024

Nicaragua, paramilitari assaltano una chiesa e uccidono due studenti

Uomini armati filogovernativi hanno assediato per quasi 20 ore decine di studenti in una chiesa, rifugiati lì dopo le proteste contro il presidente Ortega

Uno dei ragazzi evacuati dalla chiesa (Ansa)

Uno dei ragazzi evacuati dalla chiesa (Ansa)

Managua, 15 luglio 2018 - Alta tensione in Nicaragua. Due studenti sono stati uccisi durante un assalto armato di forze paramilitari filogovernative contro una Chiesa di Managua dove i due giovani si erano rifugiati, insieme a giornalisti e sacerdoti, per sfuggire alla polizia. 

Venerdì i paramilitari hanno attaccato la chiesa. Per gli studenti dell'Università Nazionale Autonoma del Nicaragua (Unan), la principale del Paese, sono iniziate quasi 20 ore di terrore, asserragliati nella casa parrocchiale della Chiesa della Divina Misericordia.I giovani partecipavano a uno sciopero nazionale di 24 ore contro il governo del presidente Daniel Ortega, il secondo convocato in meno di un mese dalla 'Alianza Civica', organismo che riunisce imprenditori, studenti, contadini e società civile.

Un giovane ha raccontato: "I proiettili fischiavano sopra le nostre teste". Gli uomini armati avevano il volto mascherato, continua un altro ragazzo che vuole mantenere l'anonimato, e si fa chiamare "el Negro" ("il Nero"): "Ci hanno attaccato senza pietà e hanno tentato per due volte di dare alle fiamme la Chiesa mentre eravamo all'interno. Non hanno avuto rispetto per la Chiesa ne' per l'immagine della Vergine o di Cristo: hanno distrutto tutto, i muri sono crivellati", ha raccontato ancora il giovane che per precauzione ha voluto rimanere anonimo e farsi chiamare semplicemente "el Negro" ("il Nero"). 

Insieme alle due vittime erano asserragliati una decina di altri studenti, tre giornalisti, medici e sacerdoti. Ad assedio finito, gli altri studenti sono riusciti a uscire a bordo di auto, camionette e autobus verso la Cattedrale Metropolitana, scortati dai vescovi e dalla Croce Rossa nicaraguense, con la mediazione dell'Episcopato. Il cardinale nicaraguense, monsignor Leopoldo Brenes, che ha guidato l'evacuazione dei ragazzi dalla Chiesa, ha confermato la morte di due giovani e il ferimento di altri due. 

All'uscita ad accoglierli c'era da una folla che mescolava canti religiosi, l'inno nicaraguense e canzoni di protesta come 'El pueblo unido jamas sera vencido'. Ma appena fuori, hanno in seguito raccontato gli studenti, quattro loro colleghi sono stati prelevati dai paramilitari. Il vescovo ausiliare di Managua, Silvio Baez, ha accusato il governo di Daniel Ortega di aver attraversato "il limite del disumano e dell'immorale", e lanciando un appello: "La comunità internazionale non può rimanere indifferente".