Giovedì 25 Aprile 2024

Nepal, 9 alpinisti morti per tempesta di neve. Tra loro il 're' delle vette sudcoreano

Tra le vittime c'è anche Kim Chang-ho, primo alpinista sudcoreano a scalare tutte le 14 montagne del mondo più alte di ottomila metri senza l'ausilio di bombole di ossigeno

Le vette del Nepal (Wikimedia Commons)

Le vette del Nepal (Wikimedia Commons)

Roma, 13 ottobre 2018 - Nove alpinisti sono morti la notte scorsa dopo che una violenta tempesta di neve ha investito il loro campo base sulle pendici del monte Gurja, nel Nepal occidentale. Si tratta di cinque sudcoreani e di quattro guide nepalesi. Tra le vittime c'è anche Kim Chang-ho, il leader della spedizione che nel 2013 è diventato il primo coreano a scalare le 14 montagne più alte del mondo (sopra gli ottomila metri) senza l'ausilio delle bombole d'ossigeno, concludendo l'impresa in 7 anni, 10 mesi e 6 giorni. 

Il portavoce della polizia, Sailesh Thapa, ha dichiarato che un elicottero dei soccorsi è riuscito ad atterrare appena sopra il campo ma non c'è stato ancora modo di poter recuperare i corpi a causa delle difficili condizioni climatiche. "L'intero campo è stato spazzato via, c'era troppo ghiaccio per poter continuare le ricerche", ha raccontato il pilota Siddartha Gurung. Il corpo del nono disperso, dato ormai per morto, non è stato ancora localizzato. Una squadra ritornerà sul luogo domani, in caso migliorassero le condizioni di visibilita'. 

A causare la tragedia, secondo quanto scrive l'Himalayan Times, è stata una valanga innescata dalla tempesta di neve, che ha devastato e di fatto sepolto il campo base degli alpinisti, a 3.500 metri di quota.

Wangchu Sherpa, amministratore delegato del Trekking Camp Nepal, che ha organizzato la spedizione, ha detto di aver dato l'allarme dopo che la squadra non si era fatta sentire per quasi 24 ore. "Dopo che erano rimasti fuori contatto da ieri, abbiamo mandato gente dal villaggio e un elicottero per cercarli", ha spiegato. 

Il gruppo di alpinisti sudcoreani, con le guide nepalesi, si era accampato ai piedi del Monte Gurja (7.193 metri, il settimo più alto al mondo) dall'inizio di ottobre, in attesa di una finestra di bel tempo per tentare la scalata.