Istanbul, 10 agosto 2022 - Resta senza un porto in cui attraccare la prima nave partita dall'Ucraina con un carico di 26,5 mila tonnellate di grano. La Razoni, cargo battente bandiera della Sierra Leone, era partita da Odessa lo scorso 1° agosto diretta in Libano, dove era attesa domenica scorsa. In realtà il mercantile non ha mai attraccato nel posto di Tripoli e da sabato è in attesa di istruzioni davanti a Mersin, uno dei principali centri portuali della costa turca.
Alla base dello stallo c'è il rifiuto da parte della compagnia libanese che aveva ordinato il carico. Un recesso unilaterale motivato dai più di 5 mesi di ritardo nella consegna alla base del quale, è stato specificato, non ci sono ragioni politiche. L'ambasciata ucraina in Turchia ha fatto sapere che il trasportatore sta valutando "altre richieste di acquisto", ma la situazione della nave resta paradossale.
La partenza della Razoni aveva costituito un segnale di speranza, la fine di una lunga attesa per quanto riguarda lo sblocco dell'export dopo due mesi di negoziato tra Kiev e Mosca (alla fine i due Paesi hanno firmato due accordi separati a Istanbul, ndr). Da allora otto navi sono partite dai porti ucraini con un totale di 322mila tonnellate di derrate di cereali, olio di girasole e soya, mentre altre due navi hanno ottenuto il via libera all'ingresso nel Mar Nero e sono giunte in Ucraina per essere caricate.