Berlino (Germania), 7 settembre 2020 - Alexey Navalny è uscito dal coma indotto. L'oppositore russo, ricoverato a Berlino presso l'ospedale tedesco 'La Charitè' dopo un sospetto avvelenamento da Novichok, è stato fatto uscire dal coma dai medici. A detta della clinica, le condizioni generali di Navalny sono migliorate. "Viene progressivamente abituato a far meno del respiratore", si precisa in una comunicazione su Twitter. L'esponente dell'opposizione russa "reagisce alle domande", anche se non si possono escludere "conseguenze a lungo termine del grave avvelenamento". Secondo il governo tedesco - trasferito a Berlino dalla Russia con un volo speciale - Navalny è stato avvelenato con l'agente nervino Novichok.
1/2 🇬🇧 The condition of Alexei #Navalny has improved. The patient has been removed from his medically induced coma and is being weaned off mechanical ventilation. He is responding to verbal stimuli.
— Charité - Universitätsmedizin Berlin (@ChariteBerlin) September 7, 2020
2/2 It remains too early to gauge the potential long-term effects of his severe poisoning. Press release: https://t.co/JcYLRGFMFF
— Charité - Universitätsmedizin Berlin (@ChariteBerlin) September 7, 2020
Merkel non esclude ritorsioni su Russia
Angela Merkel non esclude ritorsioni sul progetto del gasdotto Nord Stream 2, realizzato in collaborazione con Mosca, dopo la vicenda Navalny. E' quanto ha riferito il portavoce della cancelliera tedesca, Steffen Seibert, sottolineando che tuttavia è troppo presto per considerare una risposta coordinata a livello internazionale. La Russia deve prima fornire una serie di risposte riguardo all'incidente, ha detto Seibert. La costruzione del Nord Stream 2 è quasi completata. Una vota operativo, il gasdotto raddoppierà le forniture di gas naturale russo alla Germania attraverso il Baltico.
Angela Merkel non ha ancora parlato con il presidente russo Vladimir Putin a proposito del tentato avvelenamento di Navalny. "La cancelliera non ha ancora parlato con il presidente Putin a riguardo", ha spiegato ancora Steffen Seibert ai giornalisti.