New York, 11 febbraio 2021 - Salvati, e ora arrestati e rimpatriati, tre naufraghi cubani sopravvissuti oltre un mese su un isolotto mangiando cocco, topi e insetti. I tre, due uomini e una donna, erano stati avvistati e messi in salvo dalla Guardia Costiera americana, durante un'operazione di controllo di routine, a Anguilla Cay, una piccola isola deserta delle Bahamas, tra Cuba e la Florida. Ma ora, a due giorni di distanza, sono stati arrestati dagli agenti dell'Ice, la polizia anti immigrati, e saranno rimpatriati a Cuba.
La disavventura dei tre cubani era iniziata sfuggendo all'annegamento, dopo che la loro barca si era capovolta a causa del mare agitato. I tre erano riusciti ad approdare a nuoto sull'isoletta, ma quel lembo di terra era disabitato, e come nei reality di sopravvivenza oggi in voga in tv, i naufraghi hanno dovuto arrangiarsi per nutrirsi per quasi cinque settimane. Finalmente un aereo della Guardia Costiera Usa ha avvistato i vestiti stesi a terra per richiamare l'attenzione dei soccorritori. Prima gli sono stati lanciati acqua, cibo e una ricetrasmittente. Poi sono iniziate le operazioni di recupero, ma a causa del forte vento si è dovuto attendere un giorno per raggiungerli.
Alla fine, dimagriti ma in buone condizioni, i tre sono stati accompagnati Lower Keys Medical Center a Key West, in Florida, dove è stato confermato il loro generale buono stato di salute. Un miracolo per Brandon Murray, ufficiale della guardia costiera intervistato dal South Florida Sun-Sentinel: "Non mi è mai capitato di aver salvato persone rimaste bloccate su un'isola per oltre un mese". Dello stesso parere il tenente Justin Dogherty, che alla Cnn ha detto: "Incredibile come abbiano fatto a sopravvivere solo con il cocco per trentatrè giorni". Non è chiaro se fuggissero da Cuba, o se sono solo tre pescatori sorpresi da un tempesta.