Uber-Nasa, nel 2020 i primi taxi volanti

La società di trasporti e l'agenzia spaziale Usa continuano a collaborare. La Nasa aiuterà a simulare i voli senza piloti. Tante le novità anche in fatto di prototipi

UberAIR, il servizio sarà testato nel 2020 a LA (da youtube)

UberAIR, il servizio sarà testato nel 2020 a LA (da youtube)

New York, 9 maggio 2018  - Dopo un primo accordo stipulato a novembre Nasa e Uber continuano a collaborare al progetto dell'azienda di trasporti di un'aviazione urbana. L'Agenzia spaziale Usa dovrebbe sviluppare dei modelli che simulino un servizio di trasporto aereo in città. 

La Space Act Agreement, così si chiama l'intesa, Uber fornirà all'agenzia americana i dati e i dettagli dei suoi progetti per un servizio di taxi aereo, che verranno usati dagli scienziati per simulare dei voli su Dallas-Fort Worth. I dati includono vari scenari, dalla gestione dello spazio aereo alla prevenzione di collisioni. 

L'annuncio al summit annuale di Uber tenutosi a Los Angeles. Molte le novità e partnership della società di tresporti per realizzare il primo network mondiale di aviazione urbana. L'obiettivo è di lanciare i primi voli dimostrativi entro il 2020 e i primi voli commerciali entro il 2023. 

I nuovo accordo prevede che l'agenzia spaziale americana usi i dati dell'azienda tech per simulare piccoli velivoli di trasporto passeggeri mentre volano sopra Dallas-Fort Worth, uno spazio aereo particolarmente affollato. Uber ha poi anche un accordo con l'esercito Usa per sviluppare la tecnologia dei propulsori rotori e per sviluppare dei taxi volanti (accordo con Crada, U.S. Army Research, Development and Engineering Command, Army Research Lab).

Tra le novità ecco i nuovi prototipi di velivoli, come il nuovo Embraer X e il nuovo prototipo di Pipistrel, che utilizza sistemi di propulsione dedicati per il viaggio e il decollo verticale. Tra le nuove collaborazioni c'è anche una partnership con E-One Moli per lo sviluppo delle batterie.