Mercoledì 17 Aprile 2024

Mosul, distrutta la moschea di al-Nuri. Culla dell'Isis

Secondo i militari iracheni è stato lo stesso Daesh ad aver fatto saltare lo storico luogo di culto, prima di cedere all'offensiva. Ma gli jihadisti accusano gli Usa: "Raid americano"

Mosul, la moschea di al-Nuri distrutta in un'immagine diffusa dall'esercito iracheno

Mosul, la moschea di al-Nuri distrutta in un'immagine diffusa dall'esercito iracheno

Roma, 21 giugno 2017 - Guerra di dichiarazioni sulla moschea di al-Nuri, luogo di culto storico dove fu 'battezzato' lo Stato Islamico, da oggi ridotto a un cumulo di macerie. Secondo fonti militari irachene a distruggere la moschea - la stessa in cui Abu Bakr al Baghdadi annunciò, nel giugno del 2014, la fondazione del Califfato - sarebbe stato lo stesso Isis. Un gesto simbolico prima di cedere all'ultima offensiva della coalizione. Il Daesh da parte sua accusa gli Stati Uniti: secondo Amaq, l'agenzia delle milizie islamiste, a radere al suolo l'edificio sarebbe stato un raid americano.  

Mosul, moschea di al Nuri (Ansa)
Mosul, moschea di al Nuri (Ansa)

L'ULTIMA OFFENSIVA - Le truppe della coalizione anti-Isis hanno lanciato domenica scorsa l'assalto alla Città vecchia, unica zona ancora in mano ai jihadisti. Mosul è a ferro e fuoco: gli operatori umanitari si stanno preparando a un potenziale esodo di massa dei civili, fa sapere il rappresentante dell'Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati) in Iraq. "Ci sono alcuni civili ancora intrappolati nella Città Vecchia, sono fondamentalmente usati come scudi umani. Nessuno è sicuro di quanti siano ma potremmo aggirarci intorno ai 100mila, forse di più", ha affermato Bruno Geddo. 

LA MOSCHEA - La moschea di Al Nuri è un emblema di Mosul. Qui il 29 giugno 2014 al-Baghdadi apparve in pubblico la prima volta e da un pulpito proclamò la nascita del 'Califfato' tra Iraq e Siria. Costruita tra il 1172 ed il 1173, si trova nella zona orientale della città ed è famosa per il suo minareto pendente di 45 metri, noto come 'Al-Hadba'.