Mosca, consegnate cartoline per l'arruolamento ai manifestanti arrestati

Cremlino: la pratica "non è contro la legge". Chi si sottrae rischia fino a 15 anni di carcere

Protesta a Mosca, 20 settembre 2022 (Ansa)

Protesta a Mosca, 20 settembre 2022 (Ansa)

Mosca, 22 settembre 2022 - In almeno quattro stazioni di polizia a Mosca hanno consegnato cartoline per l'arruolamento nell'esercito ai manifestanti fermati durante le proteste di ieri contro la mobilitazione parziale. Lo ha affermato alla Cnn Maria Kuznetsova, portavoce del gruppo indipendente russo Ovd-Info. Secondo Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, questa pratica "non è contro la legge". Tra le circa 1.300 persone che sono state arrestate ieri durante le proteste, più di 500 erano a Mosca. Le ong che assistono legalmente i soldati sono sommerse di richieste di aiuto.

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Kirill Goncharov, un membro del partito russo filo-occidentale Jabloko ha pubblicato su Telegram la foto di una cartolina consegnata a un manifestante nel quartiere Mozajskij di Mosca. La moglie di un altro partecipante fermato, invece, ha riferito a Mediazona che anche suo marito ha ricevuto la convocazione, e lo hanno avvertito che non può non accettarla, in quanto rischierebbe fino a 15 anni di carcere. Fra gli arrestati che sono stati mobilitati, c'è anche il giornalista Artyom Krieger. "Con me c'erano una dozzina di altri uomini che hanno ricevuto la convocazione nella stazione di polizia", ha raccontato a Moscow Times dall'interno del camioncino della polizia dove era rinchiuso, in attesa di essere portato in tribunale. Il Cremlino insiste che la pratica è legittima. Infatti, il testo del decreto emanato ieri fra i motivi di esenzione cita solo l'età, malattie o l'imprigionamento, lo riporta la Cnn.   

"Il panico è grande", dice Sergei Krivenko, capo della ong "Cittadini. Esercito. Legge" che assiste i soldati. "Prima ricevevamo 50 richieste di assistenza al giorno - racconta - ora siamo arrivati a 14mila in due giorni". Secondo Alexandra Garmazhapova, della fondazione Free Buryatiza, nella repubblica russa della Buriazia sono stati già stati richiamati 5mila uomini. "Non è una mobilitazione parziale, in Buriazia la situazione è da mobilitazione generale", afferma. Fra i richiamati c'è anche un padre di cinque figli senza alcuna esperienza militare, ha raccontato disperata a Moscow Times la moglie, Yanina Nimaeva, residente a Ulan-Ude, capitale della Buriazia, in Siberia. 

Un ufficio di reclutamento e un edificio amministrativo sono stati attaccati durante la notte in Russia, lo riferisce il Moscow Times. Nella città di Nizhny Novgorod, 440 chilometri ad est di Mosca, una bottiglia incendiaria lanciata contro un ufficio di arruolamento ha provocato un incendio che ha causato lievi danni. Un incendio si è verificato anche in un ufficio di reclutamento di San Pietroburgo. Secondo i servizi di emergenza locali potrebbe trattarsi di un atto doloso. Un'altra bottiglia incendiaria è stata lanciata contro un ufficio amministrativo a Togliatti, circa mille chilometri a est di Mosca.

Sempre in base alle informazioni fornite da Ovd-Info, più della metà dei 1.300 manifestanti arrestati ieri in tutta la Russia è rappresentata da donne, anche se l'intera scala degli arresti rimane sconosciuta. Il gruppo riferisce, inoltre, che tra le persone fermate ci sarebbero anche nove giornalisti e 33 minori. Uno dei minorenni sarebbe stato "picchiato brutalmente" dalle forze dell'ordine, lo ha scritto Ovd-Info su Telegram.