Morte Regina Elisabetta. Cori allo stadio, caroselli, champagne: ecco chi festeggia

I video provenienti da nazioni che hanno ragioni storiche di acredine verso la Gran Bretagna stanno suscitando indignazione sul web

La morte della Regina Elisabetta ha suscitato un enorme ondata di commozione in tutto il mondo. Dal momento in cui Buckingham Palace ha annunciato la scomparsa della sovrana è partita una lunga serie di omaggi e tributi, nelle strade e nelle piazze ma anche in rete. Eppure non tutti si sono uniti al cordoglio del popolo britannico. C'è persino chi ha festeggiato la scomparsa di the Queen, attirandosi commenti sdegnati sui social. Da parte dei sudditi del Regno Unito ma anche dai frequentatori dei social di tutto il mondo. I motivi di queste scene di giubilo? Prettamente politici. La manifestazioni di entusiasmo - che, va detto, sono state comunque rare eccezioni anche là dove sono avvenute - si sono svolte in nazioni che, per un motivo o per l'altro, hanno ragioni di acredine radicata nel tempo verso il Regno Unito. Paese del quale la Regina Elisabetta era la sovrana ma, soprattutto, il simbolo imperituro.

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Il coro allo stadio

Sta facendo il giro del web il coro lanciato ieri sera, venerdì 9 settembre, da alcuni tifosi al Tallaght Stadium di Dublino (così, almeno, è riportato nella didascalia che accompagna la clip). I supporter cantano "Lizzy's in the box" (traducibile con "Lizzy è nella scatola", termine dispregiativo per indicare la bara) sull'aria di "Give it up", successo del combo funk anni '70 KC & the Sunshine Band. Nello stadio si stava giocando la partita di Conference League che vedeva opposti i dublinesi dello Shamrock Rovers, che qualche anno fa incontrarono il Milan nei preliminari di Europa League, e gli svedesi del Djurgardens IF. Un coro che riecheggia i decenni di tensioni fra Regno Unito e Irlanda (o i territori dell'Irlanda del Nord, appartenenti all'Isola di Smeraldo, ma controllati dai britannici), con atti di violenza dall'una e dall'altra parte.

Caroselli nelle strade

A Derry, città dell'Irlanda del Nord simbolo della contrapposizione fra cattolici nazionalisti e protestanti unionisti, nota anche per la Bloody Sunday del 1972, cantata dagli U2 in una delle loro più famosi cazoni, alcune persone si sono riversate nelle strade, in auto o a piedi. Nei video si osservano caroselli, pedoni che esultano e auto i cui conducenti suonano il clacson.

Il conduttore argentino

Cambiamo continente. In Argentina, altra nazione che ha motivi di odio nei confronti della Gran Bretagna sedimentati nel tempo (la guerra del 1982 per il controllo delle Isole Falkland-Malvinas, conclusasi con il successo di Londra), un conduttore tv ha inscenato un siparietto sprezzante per "celebrare" la morte della Regina. "Finalmente questa vecchia nazista è morta, è finita una volta per tutte, applausi fragorosi per Satana che l'ha portata via. Gli ho promesso che avremmo brindato quando questa spazzatura britannica fosse morta, questa sporcizia di Lucifero". A parlare è il giornalista Santiago Cuneo, conduttore della trasmissione "Cuneo al mediodia". Il cronista ha addirittura stappato una bottiglia di champagne, accompagnato dalle risate degli opinionisti presenti. "Stiamo festeggiando - ha detto Cuneo, che è anche esponente del Partito giustizialista, erede del Partito Peronista fondato dallo storico capo dello Stato Juan Domingo Peron - Questa ammirattrice di Hitler ha finalmente trovato la sua fine". Anche questo video è stato ripetutamente condiviso, suscitando l'indignazione di molti nel web.