"Morire di selfie", in sei anni almeno 259 vittime nel mondo

Lo afferma una ricerca sul web effettuata con parole chiave. L'annegamento la principale causa

Wang Yong Ning, stuntman morto per un selfie estrem o

Wang Yong Ning, stuntman morto per un selfie estrem o

Roma, 4 ottobre 2018  - Di selfie si può morire, e le vittime non sono poche, come conferma uno studio pubblicato dal Journal of Family Medicine and Primary Care dell'All India Institute of Medical Sciences. Infatti nel mondo tra il 2011 e il 2017 ci sono stati almeno 259 'morti per selfie', cioè persone che hanno perso la vita per incidenti mentre cercavano di immortalare un momento particolare con una cosidetta foto 'estrema'. 

Una ricerca del brivido, uno sfoggio inutile di coraggio, che non ha caso riguarda vittime di età media di 22,9 anni, e per trequarti di sesso maschile.

Per giungere al risultato pubblicato sulla rivista di scienza è stata effettuata una ricerca sul web con parole chiave come 'morte per selfie', 'incidente selfie' o 'mortalità selfie'. I dati ottenuti riguardavano 137 incidenti in tutto il mondo, che hanno fatto appunto 259 vittime, tra ottobre 2011 e novembre 2017. Gli autori della ricerca suggeriscono: "Servirebbero delle aree 'no selfie' nelle zone turistiche specialmente in posti come corsi d'acqua, picchi e edifici alti, per diminuire l'incidenza di queste morti".

I Paesi dove si sono registrate più 'morti da selfie' è stata l'India, che ha quasi metà degli incidenti, seguita da Russia, Usa e Pakistan. L'annegamento è stata la causa di morte principale: almeno 70 le vittime. Mentre la più frequente è l'incidente con un mezzo di trasporto, alla guida o dovuto a persone che scattavano selfie vicino a treni. Distarzioni letali anche per le cadute, gli incendi, le scosse elettriche e, in otto casi, gli animali.