Teheran, 17 febbraio 2021 - Cortina, meta proibita per le iraniane? Di certo è così per Samira Zargari, la head coach della squadra iraniana femminile di sci alpino, che non ha potuto accompagnare le sue atlete ai Mondiali di Cortina. Il motivo è semplice e sconvolgente insieme: il marito le ha vietato di partire. Le ha proprio proibito di lasciare il Paese, ciò che gli è consentito dalla legge vigente nella Repubblica islamica. E così le sciatrici iraniane devono gareggiare senza l'allenatrice, a causa dei capricci di un uomo.
Non è la prima volta - ma certo questa non è una consolazione - che a un'atleta iraniana viene vietato un viaggio per partecipare a una competizione internazionale, per via del bando del consorte. In Iran infatti, per legge, le donne devono avere il permesso dei mariti per ricevere il passaporto e gli stessi mariti possono vietare alle mogli di partire. Secondo il quotidiano Shargh i funzionari della Federazione hanno cercato "fino all'ultimo" di risolvere "il problema", ma senza successo.
Sul sito della Federazione iraniana di sci è stato pubblicato l’elenco della delegazione partita per l’Italia e, senza menzionare l’accaduto, è stato riferito che le atlete sono partite sotto la guida di un’altra ct.
I precedenti
Prima di lei, nel 2015, era toccato a Niloufar Ardalan, capitano della nazionale femminile di calcio a cinque, e nel 2017 a Zahra Nemati, campionessa dei Giochi Paralimpici di tiro con l'arco. Nel caso di Ardalan il suo viaggio fu sbloccato con l'intervento della magistratura iraniana, visto che la legge prevede che sia il pubblico ministero, in caso di emergenze, a decidere sul rilascio del passaporto per le donne.