Giovedì 25 Aprile 2024

Mondiali di calcio 2022, cosa sta succedendo in Qatar. I preparativi e gli stadi

A 25 giorni dall'inizio della massima competizione calcistica, a che punto è il grande cantiere nel Paese

Doha (Qatar), 26 ottobre 2022 - Mancano venticinque giorni alla Coppa del mondo FIFA Qatar 2022, ventiduesima edizione della massima competizione calcistica, e il Paese è tutto un cantiere. Si lavora a tutte le ore, del giorno e della notte, anche a temperature forti, e si pettinano aiuole e giardini per accogliere il popolo dello sport in arrivo dal mondo a Doha, la capitale di questo Stato che conta solo 2 milioni e 600.000 abitanti governati dall’Emiro Tamim bin Hamad Al-Thani, quarantaduenne figlio di Hamad bin Kakifa Al Thani e di Mozah bint Nasser al-Missned.

Mondiali di calcio 2022 in Qatar, la torre della Fifa
Mondiali di calcio 2022 in Qatar, la torre della Fifa

Il grande show inizia il 20 novembre e termina il 18 dicembre. Nella Torre della Fifa, Al Bidda Tower, ci sono i plastici degli otto stadi costruiti per questa World Cup Qatar 2022: le autorità ancora non permettono che si visitino dal vivo, i cantieri sono attivi, niente è ancora perfettamente pronto ed è meglio non rischiare incidenti. Una prudenza necessaria dopo le notizie pubblicate da alcuni giornali internazionali sulle morti sul lavoro (vedi il Guardian ma anche il rapporto di Amnesty).

Tutto intorno alla Torre Al Bidda è un fiorire di palloni colorati, di manifesti di calciatori che si arrampicano sui grattacieli e sull’illuminazione a palme di metallo sulle autostrade che percorrono Doha. Non manca la mascotte, un pupazzetto simpatico col classico copricapo gahfiya. E ogni grattacielo ha davanti all’ingresso portafiori a forma di pallone.

Sponsor sono Coca Cola e birra Budweisser, una bevanda alcolica che testimonia una prima apertura verso Occidente. Ma con prudenza, anche qui. Poi una parete ricca di orgoglio Qatarino con le prime foto del 1940 quando è stato introdotto il football nel Paese, poi il 1960 quando è stata fondata la The Qatar Football Association, evviva fino ad oggi tra magliette e coppe. Un lungo percorso, pieno di passione che sta contagiando in questi giorni di viglia grandi e piccoli tutti a caccia di gadget dorati. Un popolo unito in un sogno.

Ed eccolo il Lusail Stadium, a forma di una tradizionale imbarcazione del Qatar, progettato dallo studio Foster + Partners ai nozioni 2017, a 15 km dal centro di Doha, che conterrà per la finale 80.000 spettatori, completamente sostenibile e autosufficiente per l’energia. Tutto intorno alla capitale c’è un corollario di stadi, a una media di 20 km dal centro. Tutto collegato con la metropolitana. “Natura, cultura, sport” sono le parole d’ordine del governo del Qatar che in questi anni ha dato vita a uno skilyne suggestivo e a un proliferare di grandi alberghi tutti dall’architettura di grido già pronti per l’agognata invasione dei tifosi. Gli altri stadi, da 40.000 o 60.000 spettatori sono Al Janoub a forma di copricapo arabo, Kalifa International, Hamad Bin Ali, Al Bayt, Education City, Al Thumama e Stadium 974.