Poseidon e Burevestnik, le super armi di Putin. Il punto sui test e a cosa servono davvero

La Russia cerca di rafforzare il morale interno e punta a intimorire il nemico. Ma, intenzioni a parte, spesso l'effetto è molto blando se non nullo

Il siluro Poseidon e il missile Burevestnik

Il siluro Poseidon e il missile Burevestnik

Quando le cose iniziano ad andare male sul campo di battaglia, ventilare i ricorso alle superarmi - come fece Adolf Hitler quando stava perdendo la Seconda Guerra Mondiale - ha il duplice effetto di rafforzare il morale interno e di intimorire il nemico. Questo nelle intenzioni di chi lo fa. Spesso l'effetto è molto più bando se non nullo. Ma tant'è. Nei comandi Nato e tra gli analisti militari gira la notizia che la Russia potrebbe testare due delle sei superarmi annunciate da Vladimir Putin nel 2018. Si tratta del siluro nucleare Poseidon e del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik.

Missile Poseidon

Il siluro a propulsione nucleare Poseidon (progetto status 6, codice Nato: Kanyon) è lungo poco più di 22 metri e largo due, ha una propulsione assicurata da un piccolo rettore nucleare e porta un testata da 2 megatoni. E’ progettato come arma da “second strike” sulle città costiere (che distruggerebbe con una sorta di “tsunami nucleare”) e sui porti militari oltre che contro i “battle group” americani. 

È stato testato per la prima volta nel febbraio 2019 con un lancio dal sottomarino della nuova classe SAROV (sottomarini evoluzione dei classe Kilo, più grandi, e con tubi lancio siluri di dimensione aumentata), il B90 Sarov, appositamente costruitoIl Sarov ha base nel porto artico sul mar Bianco di  Sevrodvinsk, e il test del 2019 (senza testata nucleare) è avvenuto nel poligono marino al largo dell’isola di Novaya Zemlya. L’operatività del  Poseidon è prevista nel 2025/2027 su due sottomarini evoluzione della classe Oscar II: Il Belgorod, già operativo, e il Khabarovsk: ciascuno avranno a bordo sei siluri nucleari. Il nuovo test del Poseidon potrebbe essere effettuato ancora sul Sarov oppure sul Belgorod. Nelle scorse settimane il Belgorod ha lasciato il porto di Severodvinsk ed è stato tracciato fino al largo delle coste della Norvegia, si ritiene che sia rientrato nel mar Bianco.

Burevestnik

Il Burevestnik, prodotto dalla azienda russa Novator - in codice Nato SSC X9 Skyfall - fa parte delle sei super armi annunciate da Vladimir Putin in persona il 2 marzo 2018 ed è ancora in fase di sviluppo, iniziata nel 2016 e proseguita in almeno 13 test tra il novembre 2017 e il febbraio 2018, di cui 11 finiti in crash durante o dopo il lancio. è stato progettato per volare anche per giorni portando a bordo una testata nucleare e raggiungendo qualsiasi angolo del globo.

È un'arma temibile, con gravi implicazioni non solo di proliferazione, ma anche ambientali vista la presenza di un reattore nucleare a bordo, che in caso di incidente o comunque dopo la caduta (anche senza testa nucleare a bordo), rischia di causare serie contaminazioni, come accaduto nell'incidente dell'8 agosto 2019.

Ma ha gravi problemi tecnologici irrisolti, e il suo sviluppo è più che a rischio.  L'incidente del 2019 fu il 12° test fallito su 14, fece 7 morti e tre feriti e contaminò il poligono vicino Severodvinsk dove venne testato. Il test di maggior successo fu fatto dalla base di lancio in Novaya Zemlya e fece volare il missile per 35 chilometri. Adesso sono stati rilevati segnali che sempre sull’isola artica si farà un nuovo lancio di prova: il test site si trova nel poligono di Pankovo. A provare la preparazione del lancio sono una serie di immagini satellitari, in particolare una del 16 settembre 2022 (risoluzione di 50 centimetri) che mostra un contenitore di missili Burevestnik  davanti alla rotaia di lancio.