Corea del Nord, missile balistico nel Mar del Giappone. Tokyo: poteva raggiungere gli Usa

Lo riferiscono fonti militari di Seul. Che cosa c'entra la deterrenza estesa. La Cina: dialogo

Pechino, 18 novembre 2022 - La Corea del Nord di Kim Jong-un alle 10.15 locali di oggi (2.15 in Italia) ha lanciato un missile balistico intercontinentale (Icbm) verso il mar del Giappone, secondo le prime analisi dei militari di Seul e di Tokyo, che è caduto al largo dell’isola di Hokkaido, a nord dell’arcipelago nipponico. Il Comando di stato maggiore congiunto di Seul ha affermato di aver rilevato a Sunan, alle porte di Pyongyang, l’ora di partenza del missile, avvenuta alla 10.15 locali (2.15 in Italia). Tokyo choc: "Poteva raggiungere gli Usa".

"Poteva raggiungere gli Usa"

Il missile Icbm, che probabilmente è caduto nella zona economica esclusiva del Giappone al largo delll’isola di Hokkaido, aveva un potenziale per poter coprire più di 15.000 km, sufficienti per raggiungere il territorio Usa continentale. Il missile ha viaggiato per circa 69 minuti e se avesse seguito una traiettoria normale, invece di una molto arcuata, avrebbe raggiunto gli Usa, ha riferito il ministro della Difesa nipponico Yasukazu Hamada, ripreso dalla Kyodo. I militari di Seul hanno stimato la velocità del missile di Mach 22 (22 volte quella del suono). 

La risposta di Seul

Poche ore dopo il lancio, Corea del Sud e Stati Uniti hanno condotto un’esercitazione aerea congiunta. Le esercitazioni avevano come scopo quello di "aumentare le capacità di colpire le strutture relative ai lanci di missili della Corea del Nord", sottolinea l’esercito sud-coreano citato dall’agenzia Yonhap, e comprendevano quattro caccia stealth F-35A, invisibili ai radar, e altrettanti F-16 statunitensi, spiegati in formazione combinata d’attacco sopra il Mar del Giappone. 

La mossa di Pyongyang

La mossa di Pyongyang è maturata all’indomani del lancio di missile balistico a corto raggio, preceduto di poche ore dall’avvertimento della ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son-hui secondo cui lo Stato eremita intraprenderà azioni militari "più feroci" se gli Stati Uniti rafforzeranno il loro impegno di "deterrenza estesa" nei confronti degli alleati regionali, tra Corea del Sud e Giappone.

Gli Stati Uniti e la deterrenza estesa: che cos'è

Il riferimento è al vertice trilaterale tenuto domenica tra il presidente americano Joe Biden, quello sudcoreano Yoon Suk-yeol e il premier giapponese Fumio Kishida, a margine degli incontri regionali dell’Asean a Phnom Penh, in Cambogia. I tre leader avevano accettato di lavorare insieme per rafforzare le attività di coordinamento, con l’impegno esplicito ribadito da Biden. La deterrenza estesa, in particolare, si riferisce alla promessa di Washington di usare una gamma completa delle sue capacità militari, sia nucleari sia convenzionali, per difendere i suoi alleati. Le ultime turbolenze nordcoreane sono maturate nel mezzo dei timori di un nuovo test nucleare, il settimo, da parte del leader Kim Jong-un. 

"Assolutamente inaccettabile"

Il lancio di un missile da parte della Corea del Nord “è assolutamente inaccettabile”, ha affermato il primo ministro giapponese, Fumio Kishida. Il missile, ha aggiunto, “si ritiene che sia caduto nella nostra zona economica esclusiva a ovest di Hokkaido”.

La Cina: dialogo

La Cina sollecita "le parti interessate" alla penisola coreana "ad attenersi alla direzione della soluzione politica e a risolvere le rispettive preoccupazioni in modo equilibrato attraverso un dialogo significativo". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning commentando il lancio della Corea del Nord di un missile balistico intercontinentale. "La Cina presta molta attenzione alla penisola coreana, mantiene la pace e la stabilità e previene il deterioramento o l’escalation della situazione, il che è conforme agli interessi comuni della comunità internazionale", ha aggiunto Mao nel briefing quotidiano. 

Il lancio del missile trasmesso dalle tv nordcoreane
Il lancio del missile trasmesso dalle tv nordcoreane