Roma, 8 febbraio 2023 - La disperazione del terremoto in Turchia è raccontata dalla foto di quell'uomo che tiene per mano la figlioletta morta. Un'immagine che colpisce come un pugno nello stomaco, guardi e vedi solo quello, un padre e una mano della vittima, lei aveva solo 15 anni. Sarebbe bello pensare che ci sarà un miracolo, che di colpo quella ragazzina verrà fuori da là sotto. Invece no, è la storia innaturale di un padre che piange un figlio.
Mesut Hanser e la figlia Irmak che non ce l'ha fatta
Conosciamo anche i loro nomi, quel padre si chiama Mesut Hanser, la 15enne rimasta uccisa era Irmak. Siamo nella regione di Kahramanmaraş. Guardiamo questa foto e ripensiamo alle statistiche ufficiali, a quegli 11mila morti e a un bilancio che sale vertiginosamente. Ma è impossibile sapere davvero quante siano le vittime.
L'apocalisse e la pietas
L'agonia di un paese e l'apocalisse è raccontata proprio da questa immagine, la figlia adolescente morta mentre i soccorritori attraversano l'edificio raso al suolo. L'uomo è come abbandonato contro una parete di macerie, curvo, la testa quasi sprofonda nel cappuccio del giubbotto, per sentire meno freddo. Accanto un materasso seppellito dai muri che si sono sbriciolati, e quella piccola mano inanimata, bianca come il marmo. Tutto attorno la distruzione del sisma, gli oggetti di una vita quotidiana interrotta all'improvviso. Un uomo con una mazza cerca di farsi strada fra le rovine. Il silenzio e una preghiera.