Giovedì 18 Aprile 2024

Messico, svolta nel caso dei 43 studenti scomparsi: arrestato il procuratore che indagava

Jesus Murillo Karam, incaricato al tempo di indagare sulla sorte dei giovani scomparsi, avrebbe nascosto le resposabilità di poliziotti e militari corrotti che avrebbero consegnato i giovani a una gang di narcos

Jesus Murillo Karam (Ansa)

Jesus Murillo Karam (Ansa)

Città del Messico, 20 agosto - La sparizione dei 43 studenti messicani nel 2014 è giunto a una svolta: è stato arrestato l'ex procuratore generale nazionale Jesus Murillo Karam, incaricato al tempo di indagare sulla sorte dei giovani scomparsi ad Ayotzinapa, e le manette sono scattate per 64 persone, fra militari e poliziotti. L'arresto proprio nel giorno in cui è stato pubblicato il rapporto della commissione d'inchiesta che lo ha definito un "crimine sponsorizzato dallo Stato".  

Murillo Karam ha creato e appoggiato la versione ufficiale della vicenda, la cosiddetta "Verità storica" del 2015, sotto l'allora presidente del Messico, Enrique Pena Nieto (2012-2018), che non convinse i familiari dei 43 studenti scomparsi ma neanche l'opinione pubblica messicana. Negli anni la "Commissione per la verità su Ayatzinapa", fortemente voluta dall'attuale presidente messicano, Andrés Manuel Lopez Obrador, e guidata dal viceministro dell'Interno Alejandro Encinas, ha svelato le responsabilità di funzionari e istituzioni corrotte.

I 43 studenti sparirono nel nulla la notte fra il 26 e 27 settembre 2014 nello stato di Guerrero dopo aver prenotato dei pullman per partecipare a una manifestazione a Città del Messico. La 'Verità storica' corrotta avrebbe omesso proprio la responsabilità di militari corrotti e di altre istituzioni pubbliche. Quella notte i giovani furono arrestati da poliziotti al soldo della criminalità locale e consegnati alla banda dei Guerreros Unidos che, per motivi ancora da accertare (Li avrebbe scambiati per membri di una gang nemica), li avrebbe uccisi e fatto sparire i cadaveri bruciandoli in una discarica. A oggi solo i resti di tre ragazzi sono stati trovati e identificati.

Murillo è stato arrestato venerdì nella sua casa di Città del Messico. L'accusa per tutti i coinvolti è di sparizione forzata, tortura e intralcio alla giustizia per il rapimento e la sparizione degli studenti nello stato sud-occidentale.

Il presidente Lopez Obrador ha quindi invitato a "punire i responsabili", militari e polizia, coinvolti: "Rendere pubblica questa situazione atroce e disumana, e allo stesso tempo punire i responsabili, permette di evitare che questi deplorevoli eventi si ripetano" e "rafforza le istituzioni", ha dichiarato.

Il partito d'opposizione Pri, che aveva portato alla presidenza Enrique Pena Nieto, e di cui Murillo Karam è un pezzo grosso, denuncia un attacco politico da parte di Obrador.