Memphis, la morte in diretta Facebook. "Ora vi faccio vedere. L'ho ucciso per davvero"

Memphis, 8 settembre 2022 -  La morte in diretta su Facebook. Succede ancora, il teatro della sparatoria questa volta è Memphis, in Tennessee. Un afroamericano di 19 anni, Ezekiel Kelly, ha ucciso 4 persone, ferendone altri tre. Ma non solo, perché l'assassino avrebbe filmato almeno uno degli omicidi, compiendolo in diretta sul social network di Mark Zukerberg. Ancora non sono chiare le ragioni per cui, girando per la città su una vettura grigio metallizzata, avrebbe aperto il fuoco contro le persone. 

Una delle vittime è stata uccisa dentro un negozio. Live su Facebook. "Arrivo e lo faccio a modo mio, e con la telecamera. Cosa ha detto questo negro? Lo faccio davvero, davvero, sentite me, questo è sul serio", le frasi oltre ogni comprensibile follia pronunciate dal Killer."Lo giuro su mia madre, pensate che io stia scherzando? Adesso vi faccio vedere questa cosa sta per succedere veramente", aggiunge. E alle parole seguono i fatti. Sono attimi drammatici e concitati: Kelly spara due colpi, la vittima appare in piedi subito prima di essere centrata. "L'ho ucciso per davvero", urla l'assassino mentre il cellulare si muove di scatto e inquadra il pavimento. La follia per un attimo perde la sua lucidità. 

Il killer ha fermato la macchina, è sceso ed è entrato rapidamente nello store. È a quel punto che lo smartphone inquadra la vittima, forse il titolare del negozio. Tra l'ipotesi quella che tra i due ci fosse stata una lite. Ma non ci sono conferme e non è escluso che Kelly abbia agito semplicemente per il gusto di uccidere. A marzo era stato condannato a tre anni per tentato omicidio e poi rimesso in libertà. Ora su di lui pende un'accusa di omicidio volontario. A quanto pare per compiere le sparatorie inizialmente avrebbe agito a bordo di una Toyota. Quindi potrebbe aver sequestrato un Suv dopo aver sparato alla persona che era alla guida. Ha sparato in otto punti diversi di Memphis, prima di essere catturato dalla polizia.  Dopo l'omicidio nel negozio, avrebbe aperto il fuoco direttamente dall'auto che stava guidando. La caccia all'uomo della polizia ha costretto di fatto a mettere in lockdown l'intera città. Il sindaco Jim Strickland ha condannato l'episodio, faticando a trovare ragioni alla "follia omicidia senza senso".

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