Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il vertice dei Ministri degli Esteri del G20 a New Delhi (India), 02 marzo 2023.   NPK    ANSA / Ufficio stampa Tajani    +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Il tavolo del bilaterale fra Italia e India

Roma, 2 marzo 2023 - Fare affari, ma non solo. È con l’obiettivo di dar vita ad una partnership strategica tra Italia e India che la premier Giorgia Meloni ieri è sbarcata a Nuova Delhi assieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima tappa di un impegno internazionale che li porterà oggi e domani anche ad Abu Dhabi. E il bilaterale con Narendra Modi è stato all’altezza delle aspettative di Meloni, sancendo una nuova fase dopo l’eclissi dei rapporti bilaterali negli anni dei marò e della vicenda giudiziaria che ha visto Augusta Westland accusata di corruzione. I rapporti  diplomatici erano progressivamente migliorati dopo le visite di Gentiloni (2017) e Conte (2018) e poi con la visita a Roma di Modi nel 2021, e ora che sono diventati più che buoni l’Italia può avere un partner strategico e anche commerciale di grande prospettiva. L’interscambio tra i due Paesi nel 2022 ha raggiunto il record di 14,9 miliardi di euro (con surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi), e in tre anni si punta a raggiungere i 20 miliardi, riequilibrandolo.  Le due delegazioni hanno raggiunto un accordo quadro sulla difesa: una nuova cornice da riempire di accordi specifici con le aziende italiane del settore, a partire da Leonardo, che potrebbe vedersi dischiudere importanti commesse nei programmi di aeronautica e di elicotteristica. Buone opportunità possono aprirsi anche per Fincantieri (che ha collaborato alla progettazione della portaerei indiana Vikrant) ed Elettronica. Il primo ministro Modi ha invitato le aziende italiane del settore a partecipare all’iniziative "Make in India". Un accordo specifico è stato siglato per la collaborazione nel settore spazio.  Altro capitolo chiave è la transizione energetica, su cui nel 2021 è stato avviato un partenariato strategico: l’obiettivo indiano è produrre entro il 2030 500 gigawatt da rinnovabili. Si può consolidare il posizionamento di Enel Green Power, Snam e Maire Tecnimont. E ci sono opportunità anche per l’idrogeno verde. Già ieri il gruppo Enel ha firmato due memorandum di intesa con Tata Power distribution per favorire l’accellerazione della trasformazione digitale della rete indiana. È in fase negoziale poi un accordo su mobilità e migrazione, teso a rafforzare i canali di ingresso regolare in Italia e i rimpatri, e opportunità ci sono anche nell’agroindustria. Se la partnership strategica decollerà, i benefici saranno per entrambi.

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Roma, 2 marzo 2023 -&nbsp;Fare affari, ma non solo. È con l’obiettivo di dar vita ad una partnership strategica tra Italia e India che la premier Giorgia Meloni ieri è sbarcata a Nuova Delhi assieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima tappa di un impegno internazionale che li porterà oggi e domani anche ad Abu Dhabi. E il bilaterale con Narendra Modi è stato all’altezza delle aspettative di Meloni, sancendo una nuova fase dopo l’eclissi dei rapporti bilaterali negli anni dei marò e della vicenda giudiziaria che ha visto Augusta Westland accusata di corruzione. 
I rapporti diplomatici erano progressivamente migliorati dopo le visite di Gentiloni (2017) e Conte (2018) e poi con la visita a Roma di Modi nel 2021, e ora che sono diventati più che buoni l’Italia può avere un partner strategico e anche commerciale di grande prospettiva. L’interscambio tra i due Paesi nel 2022 ha raggiunto il record di 14,9 miliardi di euro (con surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi), e in tre anni si punta a raggiungere i 20 miliardi, riequilibrandolo. 
<img alt="Il tavolo del bilaterale fra Italia e India" data-img="/polopoly_fs/1.8544365!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Il tavolo del bilaterale fra Italia e India" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8544365!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8544365" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8544365" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8544365!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Il tavolo del bilaterale fra Italia e India"> 
Le due delegazioni hanno raggiunto un accordo quadro sulla difesa: una nuova cornice da riempire di accordi specifici con le aziende italiane del settore, a partire da Leonardo, che potrebbe vedersi dischiudere importanti commesse nei programmi di aeronautica e di elicotteristica. Buone opportunità possono aprirsi anche per Fincantieri (che ha collaborato alla progettazione della portaerei indiana Vikrant) ed Elettronica. Il primo ministro Modi ha invitato le aziende italiane del settore a partecipare all’iniziative "Make in India". Un accordo specifico è stato siglato per la collaborazione nel settore spazio. 
<img alt="Tajani con Kabir Bedi (foto Twitter Tajani)" data-img="/polopoly_fs/1.8544373!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Tajani con Kabir Bedi (foto Twitter Tajani)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8544373!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.8544373" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" polopoly:contentid="1.8544373" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8544373!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" title="Tajani con Kabir Bedi (foto Twitter Tajani)"> 
Altro capitolo chiave è la transizione energetica, su cui nel 2021 è stato avviato un partenariato strategico: l’obiettivo indiano è produrre entro il 2030 500 gigawatt da rinnovabili. Si può consolidare il posizionamento di Enel Green Power, Snam e Maire Tecnimont. E ci sono opportunità anche per l’idrogeno verde. Già ieri il gruppo Enel ha firmato due memorandum di intesa con Tata Power distribution per favorire l’accellerazione della trasformazione digitale della rete indiana. È in fase negoziale poi un accordo su mobilità e migrazione, teso a rafforzare i canali di ingresso regolare in Italia e i rimpatri, e opportunità ci sono anche nell’agroindustria. Se la partnership strategica decollerà, i benefici saranno per entrambi.

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