Sabato 10 Maggio 2025
Giancarlo Ricci
Esteri

Meloni a Washington: incontro con Trump per salvare l’Italia (e l’Europa) dai dazi USA

Un vertice cruciale per il futuro del commercio tra Italia e Stati Uniti: quali temi sul tavolo e cosa rischia il nostro Paese

L'incontro Meloni-Trump alle 12 ora locale, le 18 in Italia. Alloggia alla Blair House

L'incontro Meloni-Trump alle 12 ora locale, le 18 in Italia. Alloggia alla Blair House

E’ una giornata importante, quella odierna, per la politica estera italiana. La premier Giorgia Meloni si trova a Washington per incontrare il presidente americano Donald Trump, in quello che si preannuncia come un vertice ad alta tensione. L’obiettivo principale di questo viaggio è affrontare la questione dei dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti sull’Unione Europea, che stanno mettendo a rischio l’economia italiana. Ma non si parlerà solo di commercio: sul tavolo ci sono anche temi come la difesa, l’energia e i rapporti tra Europa e Stati Uniti in un momento di grande incertezza globale. 

Perché Meloni è a Washington?

Il viaggio di Meloni non è casuale. Negli ultimi mesi, Trump ha introdotto dazi pesanti sui prodotti europei, tra cui un 25% su acciaio, alluminio e automobili, e un 20% su molti altri beni. Questi dazi colpiscono duramente l’Italia, che dipende molto dalle esportazioni verso gli Stati Uniti: pensiamo a settori come l’automobile (ad esempio Stellantis), la moda, i macchinari e l’agroalimentare, con prodotti come vino e formaggi. Secondo alcune stime, l’Italia potrebbe perdere tra lo 0,4% e lo 0,6% del suo PIL nei prossimi due anni, con oltre 50.000 posti di lavoro a rischio.

Meloni, che è la prima leader europea a incontrare Trump dopo l’inizio di questa “guerra commerciale”, vuole evitare che la situazione peggiori. Il suo obiettivo è chiaro: proteggere le aziende italiane e mediare tra Stati Uniti e Unione Europea, cercando un accordo che possa fermare i dazi. Inoltre, l’Italia vuole rafforzare i suoi legami con gli USA, un alleato storico, in un momento in cui i rapporti transatlantici sono tesi non solo per il commercio, ma anche per questioni come la guerra in Ucraina e le politiche di difesa.

Un altro motivo del viaggio è il rapporto personale tra Meloni e Trump. I due leader si conoscono da tempo e condividono alcune idee, come il controllo dell’immigrazione e una visione conservatrice. Trump ha definito Meloni “una leader fantastica” e l’ha invitata al suo insediamento a gennaio 2025. Questo legame potrebbe aiutare Meloni a ottenere qualche concessione, ma non sarà facile: Trump è noto per essere un negoziatore duro e vuole che l’Europa compri più prodotti americani, come gas e armi.

Meloni atterrata a Washington, domani l'incontro con Trump
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è atterrata negli Stati Uniti, alla Joint Base Andrews, nei pressi di Washington, in vista dell'incontro di domani alla Casa Bianca con il presidente Donald Trump, 16 aprile 2025.

Il vertice: cosa si discute oggi

L’incontro di oggi inizierà con un pranzo nella Cabinet Room della Casa Bianca alle 12:05 (18:05 ora italiana), seguito da un bilaterale nello Studio Ovale. Al termine non ci sarà una conferenza stampa congiunta, segno che i due leader vogliono mantenere riservate le discussioni. Ma quali sono i temi principali sul tavolo?

  • I dazi: una minaccia per l’Italia

Il cuore del vertice sono i dazi. Trump ha imposto queste tariffe per spingere l’Europa a ridurre le sue barriere commerciali e a comprare di più dagli Stati Uniti. L’UE ha risposto con controdazi, ma di recente Trump ha sospeso alcune tariffe per 90 giorni, aprendo una finestra di dialogo. Meloni vuole approfittare di questa pausa per proporre un accordo chiamato “zero-for-zero”: azzerare i dazi sui prodotti industriali da entrambe le parti, in cambio di più acquisti di gas naturale e armi dagli USA.

Per l’Italia, questo è fondamentale. Il nostro Paese ha un surplus commerciale con gli USA di circa 40 miliardi di euro, il terzo più grande in Europa dopo Germania e Irlanda. Se i dazi non vengono ridotti, settori come l’automotive, la moda e l’agroalimentare subiranno danni enormi. Meloni potrebbe anche cercare di proteggere prodotti specifici italiani, come pasta, vino e formaggi, ma sa che un accordo bilaterale solo per l’Italia sarebbe illegale secondo le regole UE e rischierebbe di creare tensioni con gli altri Paesi europei.

  • La difesa: più spesa per la NATO

Un altro tema caldo è la difesa. Trump sta spingendo i Paesi NATO, inclusa l’Italia, ad aumentare la spesa militare. Attualmente, l’Italia spende l’1,49% del suo PIL per la difesa, ma Trump vuole che i membri NATO arrivino al 5%. Meloni potrebbe promettere di portare la spesa italiana al 2% nei prossimi anni, con l’obiettivo di raggiungere il 3%, per mostrare impegno e ottenere in cambio un atteggiamento più morbido sui dazi.

Inoltre, si parlerà di cooperazione militare. L’Italia potrebbe offrire di comprare più armi dagli USA o vendere tecnologie italiane, come un sistema avanzato di protezione dei confini prodotto dall’azienda Leonardo. Questo potrebbe essere un modo per rafforzare i legami con gli Stati Uniti, ma anche per bilanciare le richieste di Trump senza cedere troppo.

  • La politica “Buy American” e l’energia

Un altro punto di discussione è la politica “Buy American” di Trump, che favorisce i prodotti americani negli appalti pubblici. Questo potrebbe danneggiare le aziende italiane che vogliono lavorare negli Stati Uniti, e Meloni cercherà di limitare questi effetti. Sul fronte energia, l’Italia potrebbe impegnarsi a comprare più gas naturale liquefatto (LNG) dagli USA, soprattutto dopo aver abbandonato il gas russo a causa della guerra in Ucraina.

  • I rapporti con la Cina e l’Europa

Infine, Trump potrebbe chiedere a Meloni di prendere le distanze dalla Cina, un altro grande rivale commerciale degli Stati Uniti. L’Europa ha cercato di mantenere aperti i canali con Pechino, ma Trump vuole che i Paesi europei limitino i loro rapporti con la Cina, ad esempio impedendo alle aziende cinesi di usare i loro mercati per aggirare i dazi americani.

Meloni, che l’anno scorso ha ritirato l’Italia dal progetto cinese Belt and Road, potrebbe essere disposta a collaborare, ma deve anche fare attenzione a non inimicarsi Bruxelles, dove alcuni Paesi, come la Spagna, vogliono più dialogo con la Cina.

Meloni il 17 aprile sarà a Washington da Trump
L'annuncio nel corso dell'incontro con le categorie

Cosa può succedere? Rischi e opportunità

L’esito del vertice è incerto. Se Meloni riuscisse a convincere Trump ad accettare l’accordo “zero-for-zero” o almeno a ridurre i dazi, sarebbe un grande successo per l’Italia e per l’Europa. Questo potrebbe salvare le nostre esportazioni e ridurre le tensioni commerciali. Inoltre, un accordo sulla difesa potrebbe rafforzare i rapporti con gli USA, un alleato chiave per la sicurezza dell’Italia.

Tuttavia, ci sono rischi. Trump è un negoziatore imprevedibile, e se le trattative fallissero, i dazi potrebbero restare o addirittura aumentare, danneggiando l’economia italiana. Inoltre, Meloni deve stare attenta a non sembrare troppo “amica” di Trump: alcuni Paesi europei, come la Francia, temono che l’Italia possa cercare un accordo solo per sé, rompendo l’unità dell’UE. Meloni ha però coordinato il suo viaggio con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, per mostrare che agisce nell’interesse di tutta l’Europa.

Un altro rischio è politico. In Italia, l’opposizione e alcuni membri della coalizione di Meloni, come Matteo Salvini, potrebbero criticarla se non porterà a casa risultati concreti. D’altra parte, un successo potrebbe rafforzare la sua posizione sia in Italia che in Europa, facendola diventare una figura di riferimento nei rapporti transatlantici.

Un equilibrio difficile

Giorgia Meloni si trova in una posizione complicata. Da un lato, deve proteggere gli interessi italiani e delle aziende del nostro Paese, che rischiano grosso a causa dei dazi. Dall’altro, deve mantenere l’unità con l’Unione Europea, evitando di sembrare troppo vicina a Trump. La sua abilità diplomatica sarà messa alla prova in questo vertice, che potrebbe segnare una svolta nei rapporti tra Italia, Stati Uniti ed Europa.

Domani, 18 aprile, Meloni ospiterà a Roma il vice presidente americano JD Vance, segno che il dialogo con gli USA continuerà. Intanto, oggi il mondo guarda a Washington, sperando che questo incontro porti a un passo avanti per evitare una guerra commerciale che non farebbe bene a nessuno.