Medvedev: "Von der Leyen ginecologa, non capisce di economia. Borrell ubriacone"

L'ex presidente russo torna ad attaccare i due leader europei dopo l'annuncio di nuove sanzioni contro Mosca

Mosca, 15 febbraio 2023 - Mattinata impegnativa su Telegram per l'ex presidente della Russia e numero due in Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev. Il braccio destro di Putin ha dato sfogo alla sua rabbia nei confronti dell'Unione europea poco dopo l'annuncio di nuove sanzioni contro Mosca. Medvedev è tornato ad attaccare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, poi ha riservato giudizi taglianti anche per l'alto rappresentante per gli affari esteri Josep Borrell

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Dmitry Medvedev (Epa)
Dmitry Medvedev (Epa)

"È brutto quando il capo della Commissione europea non capisce affatto di economia ed è abituato a guardare oggetti puramente medici. In quale altro modo spiegare che la ginecologa di più alto rango dell'Ue sta calcolando con palese gioia le perdite della Russia a causa di una nuova ondata di sanzioni, ma non conta le perdite delle sue società (europee, ndr)". Lo scrive Medvedev sul suo canale Telegram. "Ahimè, qui non vale la regola della medicina, cura te ipsum! (dottore, guarisci te stesso)", aggiunge.

Nel suo messaggio, ormai abituale, non risparmia nemmeno Josep Borrell: "E il secondo uomo, sfinito da Narzan, soprannominato Borrell, chiede di cercare diligentemente carri armati per il regime ucraino nei magazzini in Europa. Esatto, questo è l'unico modo in cui dovrebbe agire un vero diplomatico! È il capo diplomatico dell'Ue e nessun altro che dovrebbe ripetere che la Russia è l'eterno nemico dell'Europa e invocare una fine vittoriosa della guerra (la fine dell'Ucraina, ovviamente)! Chi è il prossimo? - conclude Medvedev -. Lo spettacolo da baraccone deve continuare...". L'espressione russa "un uomo tormentato da Narzan" viene da una celebre frase tratta dal romanzo Le dodici sedie: nell'opera originale è usata in particolare quando l'eroe incontra un montatore costantemente ubriaco (dalla fonte Narzan, appunto).

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