Occhio alla super medusa. "Passa dal canale di Suez con la zavorra delle navi"

La biologa: "Nell'Egeo ha messo in crisi la pesca"

Una super medusa

Una super medusa

Roma, 19 giugno 2018 - Le specie aliene nei nostri mari possono mettere in ginocchio l’industria alimentare e danneggiare anche il turismo. Parola di Paola Del Negro, biologa marina, alla guida della sezione di oceanografia dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste.

I nostri mari sono minacciati?

"Nell’Adriatico stiamo seguendo con molta attenzione la presenza di una sorta di Noce di mare, un organismo originario delle coste atlantiche americane, simile alla medusa ma senza tentacoli che tuttavia è un predatore voracissimo: preda le uova e le larve di pesce. La sua presenza può avere un impatto molto grave sulla catena e sull’industria alimentare".

Come è arrivata da noi?

"Il meccanismo principale di trasferimento di specie aliene per il nostro ecosistema marino è attraverso le acque di zavorra delle navi. Per aumentare la loro stabilità, le navi accumulano nelle cisterne acqua, pescandola dal mare dove si trovano e poi la liberano nel porto di destinazione, rilasciando specie che spesso soccombono perché non trovano ambienti adatti, ma che alle volte si insediano".

Causando danni…

"È il terzo anno che osserviamo in Adriatico questa Noce di mare, abbiamo sperato che il freddo fosse di ostacolo alla sopravvivenza ma non è stato così. Nel Mar Nero, dove si è sviluppata qualche anno fa, ha provocato per un certo periodouna grossa diminuzione del pescato".

Quali soluzioni ci sono?

«Dobbiamo sperare nei predatori. Nel Mar Nero è stata introdotto un predatore, e dopo qualche anno le cose sono tornate alla normalità. Ma nell’immediato è difficile controllarle, perché hanno un tasso di crescita elevatissimo".

In quale altro modo gli ‘alieni’ possono raggiungerci?

"Ci sono i cosiddetti migranti lessepsiani, tutti quegli organismi che entrano nel Mediterraneo, che si sta riscaldando con temperature sempre più simili a quelle del Mar Rosso, dal canale di Suez. Tra questi c’è anche una medusa piuttosto grande, voluminosa, con un ombrello importante, urticante, che ha già raggiunto le coste dell’Egeo. Le sue caratteristiche la rendono un osservato speciale".

Ci sono rischi?

"Le Noci di mare non rappresentano un problema, ma per altre specie come le meduse giganti è bene fare attenzione. E poi non dobbiamo dimenticare che con questi organismi nuovi vengono introdotti anche batteri patogeni per l’uomo: ci possono essere specie urticanti, si possono scatenare patologie".

Tra le specie invasive ci sono gamberi della Lousiana, nutrie…

"Il gambero della Louisiana rappresenta un problema per i fiumi e anche le nutrie, che rovinano gli argini. Per non parlare delle tartarughe d’acqua americane, liberate dai proprietari, che alterano l’equilibrio di fiumi e laghi".

Come possiamo difenderci dalle specie aliene?

"Servono buoni comportamenti e norme di civiltà tra gli Stati come la firma di accordi rigorosi sulle acque di zavorra delle navi. Da parte nostra facciamo una attenta sorveglianza per avere il controllo delle specie presenti insieme a osservazioni continue sulla biodiversità".

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