Mercoledì 24 Aprile 2024

Maurizio Di Marzio, arrestato l'ultimo ex Br per cui l'Italia chiede l'estradizione

Parigi, l'uomo era sfuggito all'operazione di fine aprile. Domani la convalida dell'arresto, mercoledì la prima udienza. Perché era ricercato

Una foto segnaletica d'archivio dell'ex Br Maurizio Di Marzio (Ansa)

Una foto segnaletica d'archivio dell'ex Br Maurizio Di Marzio (Ansa)

Parigi, 19 luglio 2021 - La polizia francese ha arrestato questa mattina a Parigi - secondo fonti del ministero della Giustizia - anche l'ultimo ex terrorista per cui l 'Italia chiede l'estradizione: Maurizio Di Marzio, sfuggito all'operazione di fine aprile. La convalida per l'arresto di Di Marzio è prevista per domattina, mentre mercoledì ci sarà la prima udienza di comparizione davanti alla Corte di Appello di Parigi.

Il provvedimento depositato l'8 luglio dalla Corte d'Assise di Roma ha stabilito infatti che non è ancora prescritta la sua pena

Il tentato sequestro del vicecapo della Digos

Negli archivi di polizia, il nome di Di Marzio è legato all'attentato al dirigente dell'ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi, nel 1981, e soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale Nicola Simone il giorno della Befana del 1982.  "Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15 - scriveva il quotidiano L'Unità una settimana dopo -. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava. Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale avrebbe avuto la forza di reagire esplodendo a sua volta due colpi. Stando alla nuova versione, invece, altri componenti del commando Br erano appostati sul pianerottolo e avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra ferito a sua volta da tre proiettili al volto".

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