Sabato 20 Aprile 2024

Telefonata Mattarella-Macron: "Tra Italia e Francia legami eccezionali"

Segnali di timida distensione dopo il richiamo dell'ambasciatore da parte di Parigi. "Lavoriamo insieme per il rilancio dell'Europa"

Emmanuel Macron e Sergio Mattarella al Quirinale (Ansa)

Emmanuel Macron e Sergio Mattarella al Quirinale (Ansa)

Roma, 13 febbraio 2019 - Colloquio telefonico, ieri sera, tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il suo omologo francese Emmanuel Macron. Si riapre quindi il filo del dialogo dopo cinque giorni di alta tensione tra Roma e Parigi, che ha anche ritirato il suo ambasciatore in Italia dopo l'incontro di Luigi Di Maio con i gilet gialli. E' l'Eliseo a dare per primo comunicazione della chiamata,spiegando che i due presidenti "hanno riaffermato l'importanza, per ciascuno dei due paesi, della relazione franco-italiana, che si alimenta di legami storici, economici, culturali e umani eccezionali".  E ancora: "Hanno ricordato che la Francia e l'Italia che hanno costruito insieme l'Europa, hanno una responsabilità particolare per operare di concerto alla difesa e al rilancio dell'Unione europea". 

La telefonata appare l'inizio di un disgelo, che potrebbe riportare a breve l'ambasciatore francese in Italia. Ma il fronte Roma-Parigi è ancora caldo, anzi surriscaldato dalla pubblicazione dell'analisi costi-benefici sulla Tav, che boccia l'opera e non solo riaccende lo scontro tra M5S e Lega, ma alimenta le tensioni tra Italia e Francia. 

Intanto da Strasburgo, dove ha parlato all'Europarlamento, il premier Giuseppe Conte dirama una nota in cui sottolinea che da giorni va ribadendo che "i rapporti Italia-Francia sono così solidi da non poter essere indeboliti da singoli episodi". 

MAGISTRATI ITALIANI A PARIGI - E, secondo quanto riferisce Le Parisien, una delegazione di magistrati italiani è attesa oggi e domani al ministero di Giustizia di Parigi per una riunione con i colleghi francesi sulla sorte dei latitanti italiani rifugiatisi in Francia dopo gli anni di piombo. Nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha chiesto che "vengano rimandati in Italia i 15 terroristi che si trovano in Francia". Secondo il giornale francese, alla lista si sarebbero aggiunti altri due nomi, due persone colpite da mandato d'arresto europeo per "fatti più recenti".