Giovedì 18 Aprile 2024

Marte, il rover cinese ha scoperto l’acqua lontano dai poli. “Un risultato importante”

La missione Tianwen-1 dell'Agenzia Spaziale Cinese è atterrato nel 2021 all'estremità meridionale dell'Utopia Planitia, sul Pianeta Rosso

Roma, 28 aprile 2023 - Il rover cinese Zhurong ha scoperto tracce recenti di acqua su Marte. Non è la prima volta che le sonde raccolgono indizi dell'esistenza di acqua liquida sul Pianeta Rosso, ad esempio nel 2018 sotto il polo sud marziano il radar italiano Marsis della sonda Mars Express dell'Esa l'aveva rilevata, scoperta poi confermati nel 2022 da uno studio successivo. Ma questa il rover di Pechino ha fatto di più e ha scoperto per la prima volta acqua liquida a latitudini molto inferiori rispetto ai poli.

Importante scoperta

La scoperta è riportata in uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances e condotto dall'Accademia Cinese delle Scienze, ed è molto importante per gli scienziati che potranno comprendere meglio la storia evolutiva del clima marziano, oltre a fornire indizi chiave anche per la ricerca di forme di vita extraterrestri.

"È un risultato importante", ha confermato alle agenzie Francesca Altieri dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, "perché dimostra che anche il Marte più recente può essere molto interessante, se messo a confronto con quello del passato che sappiamo essere stato più ricco d'acqua", e ha aggiunto: "Adesso la domanda è se queste condizioni abbiano permesso lo sviluppo di forme di vita, nel passato o nel presente".

Una delle fotografie scattate dal rover cinese
Una delle fotografie scattate dal rover cinese

Il rover Zhurong su Marte

Il rover Zhurong, della missione Tianwen-1 dell'Agenzia Spaziale Cinese lanciata nel luglio 2020, è atterrato nel maggio 2021 all'estremità meridionale dell'Utopia Planitia, a differenza di quelli della Nasa che "sono atterrati in regioni note per essere antichissimi laghi, mentre il rover cinese è in una zona meno interessante per la storia antica dell'acqua su questo pianeta", ha spiegato la ricercatrice.

Indizi dell’acqua sulle dune

Il team guidato da Qin Xiaoguang ha trovato alcune importanti caratteristiche morfologiche sulle superfici delle dune: croste, crepe e creste. Indizi che rivelano come, in alcuni momenti, potrebbe essersi formata acqua salina derivata dallo scioglimento di ghiaccio o neve. Un'ipotesi che si basa sul fatto che i sali presenti nelle dune provocherebbero lo scioglimento dell'acqua solida anche a basse temperature. Quindi quando l'acqua si asciuga, i minerali compattano la sabbia per formare le caratteristiche strutture osservate. L'Altieri ha osservato che "gli autori dello studio hanno visto ciò che resta dopo l'evaporazione dal momento che l'atmosfera su Marte è così rarefatta che l'acqua presente in superficie passa immediatamente dallo stato solido a quello gassoso. È possibile che queste tracce a latitudini più basse siano dovute al trasferimento di vapore acqueo o di nubi ghiacciate dalle zone polari, dove c'è ghiaccio. Oppure il ghiaccio può essersi depositato in maniera stagionale in zone diverse quando, in passato, l'asse di rotazione del Pianeta Rosso ha subito notevoli variazioni: questo accade perché l'asse di rotazione di Marte subisce la forte interferenza di Giove e non viene stabilizzato da un satellite grande come la nostra Luna".  

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