Marte, il rover Perseverance ha raccolto rocce marziane: "Ci diranno molto"

Era uno degli obiettivi della Nasa sul Pianeta Rosso. I campioni torneranno sulla Terra con la missione Mars Return Sample. Novità anche dal telescopio spaziale Webb: trovate tracce di anidride carbonica in un pianeta esterno al Sistema solare

Il rover Perseverance su Marte

Il rover Perseverance su Marte

Roma, 25 agosto 2022 - C'è attesa sulla terra per i primi campioni di roccia marziana raccolti dal rover Mars Perseverance della Nasa. Certo bisognerà attendere una decina d'anni quando Perseverance sarà riportato sulla Terra entro dalla futura missione Mars Return Sample, organizzata con l'Agenzia spaziale europea (Esa), ma ne varrà la pena: le rocce di Marte ci potranno rivelare molto della storia geologica del Pianeta Rosso e del tempo in cui vi scorreva l'acqua e forse vi era vita, miliardi di anni fa.

Il team di scianziati un team di scienziati, tra cui l'astrobiologa dell'Università della Florida, Amy Williams, hanno fatto raccogliere al rover i campioni dal fondo del cratere Jezer, scelto come sito di studio perché ospita il grande delta di un antico fiume che un tempo sfociava in lago. 

Due studi pubblicati su Science e altri due lavori pubblicati contemporaneamente su Science Advances parlano di questi preziosi campioni. Amy Williams ha spiegato: "L'obiettivo dell'esplorazione del delta e del cratere Jezero è verificare se in questi ambienti un tempo abitabili ci sono rocce che possano contenere tracce di vita passata".

Un particolare ha attratto l'attenzione della Williams e di altri ricercatori: il fondo del cratere è più eroso del previsto e le rocce sedimentarie che si aspettavano di trovare sono state spazzate via e hanno lasciato il posto alle rocce magmatiche sottostanti. Una fortuna, infatti queste rocce sono le più adatte per stabilire l'esatta età del delta. Inoltre presentano tracce di alterazione dovute all'acqua, proprio quello che le analisi terresti vorranno verificare. 

Le rocce magmatiche sono simili ad alcuni meteoriti marziani, quindi sono costituite per lo più da granelli di olivina, che indica che si sono formate per il lento raffreddamento di uno spesso strato di magma. Altro indizio è arrrivato da una scansione radar fatta dal rover nei primi 3 chilometri del suo viaggio nel cratere:  Perseverance ha rivelato le proprietà stratigrafiche ed elettromagnetiche del letto roccioso fino a una profondità di 15 metri trovando una struttura a strati che testimonierebbe un'attività magmatica e ripetute esposizioni all'azione dell'acqua liquida.

Anidride carbonica in un pianeta esterno al Sistema Solare

Il nuovo telescopio spaziale James Webb della Nasa, della Agenzia spaziale europea (Esa) e della canadese (Csa), ha scovato la prova inconfutabile della presenza di anidride carbonica nell'atmosfera di un pianeta esterno al Sistema solare. Si tratta del pianeta gigante gassoso Wasp-39b, in orbita attorno a una stella simile al Sole, distante 700 anni luce. 

Natalie Batalha dell'Università della California a Santa Cruz, a capo del team di ricercatori che col telescopio Webb studia l'atmosfera degli esopianeti, ha commentato: "Rilevare un segnale così chiaro di anidride carbonica su Wasp-39 b fa ben sperare per il rilevamento di atmosfere su pianeti più piccoli di dimensioni terrestri".

Il James Webb Space Telescope (a volte chiamato JWST o Webb) della Nasa è un osservatorio a infrarossi orbitante che completerà ed estenderà le scoperte del telescopio spaziale Hubble grazie a una copertura della lunghezza d'onda più lunga e una sensibilità notevolmente migliorata. Il diametro del suo specchio primario è di circa 6,5 metri (21,3 piedi) per Webb (Circa 2,75 volte più grande del diametro di Hubble). Webb ha una massa di circa 6.500 chilogrammi. La struttura più grande è il suo enorme parasole, un campo da tennis, che deve essere in grado di schermare lo specchio primario dispiegato e la torre che contiene lo specchio secondario.