Marsiglia, un'italiana dispersa nel crollo. Trovata quarta vittima

Ansia per la trentenne Simona Carpignano. Si continua a scavare sotto le macerie

Simona Carpignano (Ansa)

Simona Carpignano (Ansa)

Marsiglia, 6 novembre 2018 - Sono ore d'ansia per Simona Carpignano, la ragazza italiana che figura tra i dispersi dopo il crollo dei palazzi di ieri a Marsiglia. A quanto si apprende, la 30enne di Taranto abitava al terzo piano dell'edificio civico 65 di Rue d'Aubagne andato in frantumi. Di lei non si hanno più notizie da ieri. I genitori della ragazza sono già arrivati a Marsiglia dalla Puglia. "Sono qui, sono ora negli uffici della polizia giudiziaria, voglio notizie", dice il padre di Simona. I famigliari della giovane sono in contatto col Consolato generale d'Italia che, in stretto raccordo con la Farnesina, segue fin dalla prima ora le ricerche. La ragazza si era trasferita sei mesi fa per trovare un lavoro. Aveva raggiunto un suo amico che viveva lì e, quindi, ottenuto un'occupazione nella città francese. Si moltiplicano gli appelli sui social degli amici: "Aiutateci a trovarla".

QUATTRO MORTI, MA ANCHE DISPERSI - Stamane sono stati recuperati i corpi di tre vittime, di cui la seconda è una donna. E un quarto corpo - quello di una donna - è stato trovato in serata. Poco prima il procuratore di Marsiglia, Xavier Tarabeux, ha confermato che sono otto le persone disperse dopo il crollo. "Cinque persone erano molto probabilmente all'interno dell'edificio, come anche altre tre persone presenti al momento della catastrofe", ha spiegato. La speranza di trovare i dispersi ancora vivi è legata ad alcune sacche d'aria che si sarebbero formate e potrebbero permettere di respirare a chi è rimasto travolto dal crollo. 

LA MAPPA

LE RICERCHE - E, mentre si continua a scavare nel centro di Marsiglia, il procuratore Tarabeux ha annunciato l'avvio delle procedure di identificazione delle prime tre vittime recuperate. Secondo i media transalpini, sarebbero riuscite a salvarsi le due passanti viste ieri nelle immagini della videosorveglianza subito prima della catastrofe. 

Sul posto squadre composte dai 120 poliziotti e 80 vigili del fuoco che continuano a sgombrare "minuziosamente" i resti dei palazzi. Si lavora "con la pala", ha spiegato il ministro dell'Interno, Christophe Castaner. "Abbiamo scoperto alcune sacche d'aria che lasciano sperare nella possibilità di trovare gente che può essere salvata", ha aggiunto. "Bisogna far proseguire le operazioni", ha aggiunto dicendo che i soccorsi dureranno ancora "diversi giorni". Per Castaner "se non si trovano sopravvissuti dopo 72 ore, le speranze sono poche".

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I CROLLI - Gli edifici crollati, in totale, sono tre. Due sono andati in frantumi ieri mattina, un altro nel pomeriggio. Il palazzo al numero civico 63, era "chiuso e murato", secondo quanto riferito dal comune, che lo aveva riacquistato dopo un'ordinanza di pericolosità nel 2008. Al numero 65, nell'altro edificio di sei piani, 9 appartamenti su 10 erano abitati, ed erano situati sopra un esercizio commerciale vacante al piano terra. Era l'unico palazzo abitato ed era stato oggetto di "un'ispezione tecnica" il 18 ottobre da parte dei servizi competenti. Un terzo stabile, al numero 67, abbandonato e murato dall'estate 2012 è parzialmente crollato.  Secondo un'ipotesi avanzata dal comune, "questo drammatico incidente potrebbe essere dovuto alle forti piogge che si sono abbattute su Marsiglia negli ultimi giorni". Ma le polemiche non mancano: "Sono le case dei poveri che crollano e non è un caso", ha dichiarato il capo degli Insoumis, Jean-Luc Mélenchon, lamentando quello che ha definito "uno strano odore di disinvoltura e di indifferenza alla povertà".

"UNA RAGAZZA GENIALE" - La notizia della presenza di un'italiana tra i dispersi è stata lanciata in mattinata. I media transalpini riportano le dichiarazioni di un cameriere che lavorava in un bar nei pressi dell'edificio andato in frantumi. L'uomo conosceva bene la ragazza. "Era geniale, studiava da noi", ha riferito il cameriere a un cronista che si trova sul luogo della tragedia. "Ricordo quando ha festeggiato la sua laurea". Il compagno di un vicino di Simona, anche lui disperso, dichiara a La Provence che la ragazza italiana voleva andarsene dallo stabile. "Non smetteva di dire che avrebbe finito per crollare", dice.