Guerra Ucraina, Franceschini: "L'Italia pronta a ricostruire il teatro di Mariupol"

Il ministro della Cultura annuncia l'impegno su Twitter. E Zelensky lo ringrazia

Il Mariupol Drama Theatre distrutto dalle bombe

Il Mariupol Drama Theatre distrutto dalle bombe

Roma, 17 marzo 2022 - Guerra in Ucraina, "l’Italia pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol. Approvata dal Consiglio dei ministri la mia proposta di offrire all’Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. I teatri di ogni Paese appartengono a tutta l’umanità. #WorldHeritage”. Così su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

 

 

E arriva sullo stesso social la risposta del presidente ucraino. "Grazie Dario Franceschini. Dai il buon esempio da seguire. Insieme ricostruiremo il Paese fino all’ultimo mattone”, sono le parole di Volodymyr Zelensky.

A Mariupol il 90% degli edifici è stato distrutto per i bombardamenti quotidiani dei russi, hanno affermato le autorità locali. All’indomani dal raid che ha raso al suolo il teatro che, ha dichiarato Kiev,  dava rifugio ad oltre mille sfollati. Soltanto 30mila persone sono riuscite a fuggire, mentre oltre 350mila restano sotto assedio senza acqua ed elettricità. 

Non è ancora chiaro quante persone siano sopravvissute nella struttura, dice Pyotr Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol. Nessuno sa esattamente quanti fossero là sotto, forse 500, forse più di mille, quasi tutti donne, anziani, bambini. E nessuno sa ancora se ci sono morti e feriti tra coloro che erano fuggiti dalla periferia di Mariupol sotto attacco costante e avevano pensato di mettersi in salvo nel centro della città, nei sotterranei di quel teatro che pensavano sarebbe stato risparmiato. Avevano anche, con un’ingenuità che il giorno dopo evoca rabbia e tristezza, scritto a lettere cubitali, in cirillico, la parola 'bambini' sul terreno alle due estremità dell’edifico perché fossero visibili dagli aerei degli invasori russi. Talmente visibili che si leggono perfettamente anche dalle immagini satellitari rilasciate dalla compagnia statunitense Maxar e rilanciate dai siti e dalle tv di tutto il pianeta.