Afghanistan, chi sono i 13 marines morti. Biden e Jill incontrano le famiglie

Un ex boy scout, un neo sposo e la 23enne Nicole Gee, protagonista della foto diventata virale. Il presidente accoglie le bare dei 13 soldati caduti nell'attacco all'aeroporto di Kabul: "Sono eroi"

Biden e la moglie Jill omaggiano le salme dei marines

Biden e la moglie Jill omaggiano le salme dei marines

Roma, 29 agosto 2021 - Joe Biden veste per la prima volta nella sua presidenza i panni del 'consoler in chief'. Accompagnato dalla First Lady Jill, il presidente ha accolto le bare dei 13 marines americani caduti nell'attacco all'aeroporto di Kabul alla base di Dover, in Delaware. "Sono 13 eroi il cui ultimo sacrificio ha consentito di salvare vite altrui. Grazie al loro coraggio più di 117.000 persone a rischio hanno trovato sicurezza", ha detto il presidente americano. La cerimonia è stata sobria: le bare una ad una sono state rimosse dall'aereo militare a bordo del quale i 13 feretri hanno compiuto l'ultimo viaggio. A Dover c'erano anche le famiglie delle vittime, con le quali Biden si è intrattenuto privatamente, più da papà di un militare - suo figlio Beau è stato in Iraq - che da presidente.

Kabul, raid Usa: "Sventato nuovo attacco kamikaze"

Bloccate a Kabul 81 studentesse della Sapienza

Chi erano i 13 marines morti in Afghanistan

Un ex boy scout, un neo sposo che sarebbe diventato papà fra poche settimane. Ma anche la 23enne Nicole Gee, protagonista di una foto divenuta virale, con in braccio un bimbo durante le evacuazioni. I 13 marines uccisi nell'attacco all'aeroporto di Kabul erano giovanissimi, ventenni o poco più. Etàn che non dimostravano sotto la divisa. Erano solo dei bambini quando Al Qaida colpì l'America l'11 settembre del 2001, aprendo di fatto la guerra in Afghanistan che ha spezzato le loro vite a pochi giorni dal ritiro.

Il Pentagono ha pubblicato i loro nomi, fra i quali ci sono anche quelli di due donne: oltre a Nicole Gee c'è infatti anche Kareem Nikoui. Lo scatto che immortala Gee mentre culla un bimbo, pubblicato dalla ragazza su Instagram la scorsa settimana con scritto 'amo il mio lavoro', è divenuto uno dei simboli dello sforzo dei militari Usa in favore dei civili afghani.

Steve Nikoui, padre del 20enne californiano Kareem Nikoui, ha raccontato la comunicazione ricevuta in persona da due marines "evidentemente scossi" e non ha lesinato critiche al presidente Joe Biden per la gestione del ritiro dall'Afghanistan: "Ha voltato le spalle ai nostri ragazzi". Critiche alla Casa Bianca sono arrivate anche da Mark Schmitz, papà del ventenne Jared Schimitz, che era nei Marines dal 2019. "Quanto accaduto in Afghanistan dimostra che bisogna avere paura dei propri leader", ha commentato. Fra le vittime americane della strage anche Taylor Hoover e Dylan Merola.

Con loro c'era Rylee Mccolum, 20 anni e neo sposo: aveva pronunciato il sì a febbraio e aspettava il primo figlio. Fin da bambino, hanno raccontato i suoi familiari, aveva sempre voluto fare il marine, "lo ripeteva da quando aveva due anni...". David Espinoza aveva chiamato sua madre in Texas mercoledì, il giorno prima dell'attentato che lo ha ucciso. "Ti voglio bene", sono state le sue ultime parole alla mamma, Elizabeth Holguin.

Veniva invece dalla California il 22enne Hunter Lopez, che al rientro dall'Afghanistan sognava di entrare a far parte dell'ufficio dello sceriffo della contea di Riverside, seguendo le orme dei suoi genitori. Poco prima dell'attacco all'aeroporto anche Maxton Soviak aveva avuto una conversazione video con i genitori e aveva rassicurato la madre: "Non ti preoccupare mamma, i ragazzi non lasceranno che mi accada nulla", ha raccontato la donna fra le lacrime.

Daegan William Tyeler Page invece era un ex scout, tifoso dei Blackhawks e amante degli animali: una volta finita la missione a Kabul sarebbe voluto tornare a casa, in California. E poi Ryan Knauss, di Knoxville in Tennessee, aveva già annunciato alle elementari di voler diventare un marine: un sogno che ha coronato entrando nell'esercito poco dopo essersi diplomato.

Prima di indossare la divisa Humberto Sanchez, 22enne dell'Indiana, era conosciuto nella sua cittadina di Logansport per la sua capacità di riuscire a strappare sempre un sorriso a tutti. "Siamo devastati. Non aveva neanche 30 anni e aveva tutta la vita davanti", ha detto Chris Martin, il sindaco di Logansport.