Mercoledì 24 Aprile 2024

Picchiata a morte dalle bulle. "Vittima è 18enne italiana"

Studentessa muore a Nottingham (Inghilterra) dopo un'aggressione selvaggia sul bus. Mariam Moustafa, di origine egiziane, era nata e cresciuta in Italia

Mariam Moustafa (Facebook)

Mariam Moustafa (Facebook)

Roma, 16 marzo 2018 - Era italiana la studentessa morta in Inghilterra dopo una brutale aggressione. Lo comunica la trasmissione tv Le Iene, pubblicando l'anteprima di un video-servizio che andrà in onda domenica.

Mariam Moustafa, 18 anni, di origini egiziane, è deceduta due giorni fa a Nottingham, dopo 20 giorni di coma. "E' nata a Roma e cresciuta ad Ostia - si legge sul sito della trasmissione di Italia 1 -. Si è poi trasferita oltremanica insieme alla famiglia quattro anni fa". 

L'AGGRESSIONE - Mariam è alla fermata dell'autobus, all'esterno del centro commerciale 'Victoria Centre', in Parliament Street (Nottingham), quando viene raggiunta da un gruppo di bulle, colpita e trascinata a terra. La ragazza riesce a salire a bordo di un mezzo, ma il branco la segue e continua a picchiarla, finché non interviene l'autista. Ma Mariam ha già perso i sensi. 

I medici del Queen's Medical Center la dimettono poche ore dopo il ricovero. Il giorno successivo arriva in coma al Nottingham City Hospital: morirà 12 giorni dopo senza mai aprire gli occhi. Dell'aggressione esiste anche un video, girato e condiviso dalla baby gang, che sta facendo il giro del web.  

Tra Gran Bretagna e Egitto si è aperto un vero e proprio caso diplomatico dopo le denunce dei genitori della ragazza che puntano il dito contro la polizia inglese che sarebbe rea di non aver indagato su un'aggressione "di chiara matrice razzista"  (l'unica ragazza fermata, una 17enne, è stata già rilasciata). La famiglia Moustafa accusa anche i sanitari che avrebbero dimesso la giovane senza accorgersi di un'emorragia celebrale. Intanto sul web spopola l'hashtag "Mariam's rights will not be lost" ("I diritti di Mariam non andranno persi"). 

"RAZZISMO" - La famiglia non ha dubbi: dietro l'aggressione c'è il razzismo, dicono il padre, Muhammad Moustafa, e la sorella minore di Mariam, Mallak, ai media britannici. Lo zio, Amr ElHariry, ha anche riferito che sua nipote sarebbe stata chiamata dalle bulle con l'appellativo di "black rose", "rosa nera". Mariam e Mallak peraltro erano già state aggredite quattro mesi prima. 

LE INDAGINI -  Ma la polizia del Nottinghamshire ha confermato che è in corso un'approfondita indagine e che per "ill momento non ci sono informazioni per suggerire che l'episodio sia stato motivato dall'odio". Nei giorni scorsi una ragazza di 17 anni era stata fermata con l'accusa di aggressione aggravata ma è stata poi rilasciata su cauzione. Altri giovani sono stati invece interrogati. Ora si cercano cercano possibili testimoni e al vaglio degli inquirenti c'è il video amatoriale. Intanto si muove l'Egitto: il procuratore generale egiziano, secondo quanto riferito dalla Bbc, ha chiesto ai britannici di condividere le informazioni. Il ministero degli Esteri del Cairo segue gli sviluppi e ha espresso vicinanza alla famiglia.