Mercoledì 24 Aprile 2024

IL MISTERO L'altro Boeing

Lo scorso 8 marzo un Boeing della Malaysia Airlines con 239 persone a bordo si volatilizzò poco dopo un'ora dal decollo da Kuala Lumpur in direzione Pechino. Neanche un detrito di quel velivolo è mai stato trovato.

Un vettore della Malaysia Airlines all'aeroporto di Kuala Lumpur (Reuters)

Un vettore della Malaysia Airlines all'aeroporto di Kuala Lumpur (Reuters)

Bangkok, 17 luglio 2014 - Prima una scomparsa che rappresenta il più grande mistero della storia dell'aviazione civile, tuttora irrisolto, e oggi il probabile abbattimento di un altro suo Boeing: per la Malaysian Airlines è un anno nerissimo, con due incidenti in quattro mesi che hanno causato la morte di 534 persone tra passeggeri ed equipaggio. Il primo ministro Najib Razak si è detto oggi "scioccato" dall'incidente in Ucraina, e come lui molti altri nel Paese devono provare le stesse sensazioni. La compagnia di bandiera della Malaysia non si era ancora ripresa dagli interminabili strascichi della scomparsa del suo volo MH370 lo scorso 8 marzo, quando il Boeing con 239 persone a bordo si volatilizzò poco dopo un'ora dal decollo da Kuala Lumpur in direzione Pechino.

Per cause mai accertate, dopo che i sistemi di comunicazione furono spenti manualmente, l'aereo virò bruscamente verso sud-ovest, e continuò a volare per altre sei ore da allora in una zona dell'Oceano Indiano lontana migliaia di chilometri dalla terraferma. Ma neanche un detrito di quel Boeing è mai stato trovato. L'incrocio degli scarsi dati satellitari disponibili ha portato a identificare una striscia di mare a ovest dell'Australia come probabile zona dell'impatto con l'acqua, eppure oltre un mese di ricerche non ha portato a nulla, tanto che ora - dopo nuovi calcoli - si cerca in un'area diversa. Per la Malaysian Airlines, già in perdita di bilancio negli ultimi anni specie per la concorrenza delle compagnie low-cost, si era trattato di un colpo durissimo. Non solo per l'incidente in sé, ma anche per la pessima gestione dell'emergenza dal punto di vista della comunicazione, che aveva coinvolto lo stesso governo di Kuala Lumpur.

Sotto lo scrutinio mondiale, e la pressione incalzante di una Cina che in quell'incidente ha perso oltre 150 suoi cittadini, emerse un quadro di incompetenza mista a scarso rispetto dei familiari delle vittime, con accuse anche di voler nascondere informazioni preziose. Da allora è uno stillicidio quotidiano di critiche, illazioni, rapporti diplomatici incrinati per Kuala Lumpur, ulteriori perdite per la Malaysia Airlines insieme a un calo in Borsa che a maggio era di oltre il 50 per cento rispetto a inizio anno (sebbene da lì il titolo si fosse un po' ripreso). E anche se l'incidente di oggi non è certo colpa della compagnia, altrettanto certamente non contribuirà a risollevare il suo giro d'affari già in calo.