Mercoledì 24 Aprile 2024

Maddie McCann, i genitori perdono ricorso contro il Portogallo sul caso del detective

L'ispettore li aveva accusati in un libro di essere coinvolti nella morte della figlia, scomparsa nel 2007. Secondo la coppia Lisbona non avrebbe protetto la loro vita privata

Il padre e la madre di Maddie McCann

Il padre e la madre di Maddie McCann

Strasburgo, 20 settembre 2022 - I genitori di Maddie McCann hanno perso il ricorso contro il Portogallo, inoltrato alla Corte europea dei diritti umani (Cedu). La coppia si era rivolta a Strasburgo accusando Lisbona di aver violato il loro diritto alla vita privata e la loro presunzione di innocenza. Il Portogallo non avrebbe agito, a loro dire, contro l'ispettore che aveva seguito il caso della bimba scomparsa nel 2007 in un albergo del Paese. Il detective sosteneva che fossero stati i genitori a uccidere la figlia, simulandone la scomparsa. Una tesi avanzata n un libro, in un documentario e in un'intervista. 

Ma per la Corte europea dei diritti umani "anche supponendo che la reputazione dei coniugi sia stata danneggiata, questo non è avvenuto per quanto scritto dall'ispettore (Goncalo Amaral), ma piuttosto il risultato dei sospetti nei loro confronti che hanno condotto all'apertura di un'inchiesta che a sua volta ha creato una grande attenzione mediatica e numerose controversie". I giudici di Strasburgo sostengono che le informazioni sui coniugi erano già di dominio pubblico quando il libro fu pubblicato, e quindi non si può ritenere che i tribunali portoghesi abbiano fallito nel loro compito di proteggere la loro reputazione e vita privata.

Per quanto riguarda invece la parte del ricorso contro la Corte Suprema, la Cedu afferma che nella sentenza emessa nel gennaio 2017 i giudici portoghesi non hanno fatto alcuna affermazione che sottintendesse la colpevolezza dei genitori o suggerisse che erano sospettati della scomparsa della figlia. I togati spiegano che la Corte Suprema si è limitata a dire che la chiusura dell'inchiesta nei loro confronti non era avvenuta perché erano stati scagionati (come sostenevano i coniugi), bensì perché mancavano prove in un senso o nell'altro, e che quindi le indagini potevano essere riaperte in qualsiasi momento.

Il caso Maddie McCann

Maddie McCann aveva tre anni quando è scomparsa il 3 maggio 2007 Praia da Luz, una località turistica dell'Algarve, in Portogallo. Era in vacanza con i genitori Kate Healy McCann e Gerry McCann, entrambi medici, e i fratellini gemelli Sean e Amelie di due anni. Madre e padre hanno dichiarato di aver lasciato i 3 figli senza sorveglianza, quella sera, nella camera del residence dove alloggiavano mentre loro cenavano con altre coppie di amici in un ristorante a 120 metri di distanza dalla stanza. Quando sono rientrati, Maddie era scomparsa. Da allora la piccola non è mai più stata ritrovata. Dopo una lunga serie di indagini, sospetti e buchi nell'acqua, il 4 giugno 2020 la procura federale di Germania ha indicato in Christian Brückner, 43enne tedesco, un sospettato per il rapimento e l'omicidio di Maddie. L'uomo, già condannato per lo stupro di una turista di 72 anni e detenuto per spaccio di droga, in passato protagonista di abusi sessuali e atti di pedofilia, visse in Algarve tra il 1995 e il 2007. Secondo gli inquirenti tedeschi Brucckner sarebbe entrato nel residence per rubare e, una volta trovata la bambina, avrebbe deciso di rapirla. L'omicidio sarebbe avvenuto poco dopo la sparizione. In maggio, a 15 anni dalla scomparsa della bambina, la procura federale ha dichiarato di aver individuato nuove prove e di essere "certa" che l'assassino sia il 43enne tedesco.