Media francesi: Macron indagato per finanziamento illecito

Sotto la lente in particolare il rapporto del presidente con la società americana McKinsey, assegnataria di contratti pubblici per "importi colossali"

Macron durante la campagna per le presidenziali del 2017 (Ansa)

Macron durante la campagna per le presidenziali del 2017 (Ansa)

Parigi, 24 novembre 2022 - Il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe coinvolto in un'indagine finanziaria che riguarda il possibile ruolo di società di consulenza nelle campagne elettorali del 2017 e del 2022. I quotidiani online d'oltralpe danno notizia di due inchieste aperte a fine ottobre dalla procura nazionale delle finanze, istituto giudiziario che in Francia si occupa di perseguire i gravi reati economici e finanziari. Le ipotesi di reato - scrive Le Monde - vanno dalla "mancata tenuta dei conti", alla "minorazione di elementi di bilancio", al "favoritismo", al "favoritismo occulto". 

Il procuratore Jean-François Bohnert ha confermato oggi in un comunicato l'esistenza dei fascicoli, senza però citare il nome di Macron. Secondo Le Parisien, che per primo ha lanciato lo scoop, il presidente francese sarebbe indagato proprio per "favoritismo" e "finanziamento illegale della campagna elettorale". 

All'attenzione degli inquirenti ci sarebbe in particolare il rapporto fra Macron e la società americana McKinsey. Tre giudici istruttori - spiega Le Parisien - sono incaricati di fare luce sulle condizioni in cui sono stati assegnati alla McKinsey alcuni contratti pubblici per "importi colossali", che potrebbero essere - è l'ipotesi - contropartite per un'attività di finanziamento illegale della campagna elettorale. 

"Durante l'ultima campagna presidenziale - ricorda LaDepeche.fr - un rapporto del Senato ha scatenato accese polemiche sull'utilizzo dei fondi pubblici". Nel rapporto del marzo scorso si legge che le commesse dello Stato per le consulenze private sono "più che raddoppiate" tra il 2018 e il 2021, toccando un record di oltre un miliardo di euro nel 2021. McKinsey è stata la società di consulenza privata maggiormente sollecitata dalle autorità francesi durante la pandemia. Dopo la relazione del Senato, l'opposizione ha invocato un'indagine su eventuali favoritismi della maggioranza macronista a vantaggio della multinazionale. 

Le inchieste della procura finanziaria francese è di fatto partita dopo le "diverse segnalazioni e denunce di rappresentanti politici e singoli" - recita la nota della Pnf - come anche le querele di "eletti e associazioni". 

In ogni caso il presidente gode dell'immunità totale e assoluta connessa al suo stato e non può essere ascoltato in tribunale per tutta la durata del suo mandato.

Il commento dell'Eliseo 

La giustizia deve indagare "in piena indipendenza": è l'unica dichiarazione dell'Eliseo, che per il resto si trincera dietro un no comment. La presidenza francese ha dichiarato all'AFP di aver "preso atto della comunicazione della Procura finanziaria nazionale relativa all'apertura di due indagini a seguito di denunce presentate da funzionari eletti e associazioni, in particolare". Ed ha aggiunto: "Spetta alla magistratura condurre queste indagini in totale indipendenza".