Londra, i fiori per una vittima (Ansa)
Londra, 6 maggio 2018 - Non si ferma l'ondata di violenza nel Regno Unito, e specialmente a Londra. Oggi altri due ragazzini, un 12enne e un 15enne, sono stati feriti a colpi d'arma da fuoco in due diversi punti di Harrow, sobborgo multietnico a nord della West London. Solo ieri la morte di un ragazzo di colore 17 anni, Rhyhiem Ainsworth Barton, freddato da un proiettile lungo Warham Street, nel quartiere di Southwark, a sud del Tamigi.
In una Inghilterra già duramente ferita dal dilagante possesso, e uso, di coltelli da parte delle cosiddette babygang, con una mezza dozzina di agguati in stile pseudo mafioso solo negli ultimi due mesi tra ragazzi a stento maggiorenni, l'uso delle armi da fuoco spaventa ulteriormente.
Pochi giorni fa il presidente americano Donald Trump, cercando di difendere le leggi Usa sulle 'armi facili' di fronte alla lobby dei produttori della Nra, aveva detto che a Londra sono i coltelli a uccidere, più dei fucili e delle pistole. Subito smentito.
Ma a Londra non è tanto il numero complessivo degli omicidi ad allarmare, in questo inizio d'anno nero per la capitale del Regno: in una città di oltre 8 milioni di abitanti 60 morti, non sono una 'statistica' estrema. E' l'età, il colore della pelle, l'apparente condizione sociale di quasi tutte le vittime e il fatto che la metà siano accoltellamenti, che dovrebbe preoccupare le autorità. E a cui adesso si aggiungono le pistole.
I due ragazzini feriti oggi nella zona nord-ovest della City sono stati trovati in due luoghi diversi, ma a poca distanza fra loro, e gli investigatori stanno cercando di capire se i due episodi sono collegati. I due giovani al momento sono in ospedale, dove i medici ne stanno verificando le condizioni. Nessun arresto è stato compiuto.
E non c'è solo Londra come scenario violento tra i giovani. Oggi anche a Liverpool si registra la morte di un 20enne, ucciso a coltellate. Anche lì nessun arresto.