Lockdown per non vaccinati in Austria: come funziona. E in Alto Adige code per il siero

Al lavoro si potrà ancora accedere con tampone negativo

Austria, è iniziato il 'lockdown' per non vaccinati

Austria, è iniziato il 'lockdown' per non vaccinati

Bolzano, 8 novembre 2021 - L’Austria ha affrontato il primo giorno di lockdown per non vaccinati, esclusi di fatto dalla vita sociale. La decisione del governo avrebbe già provocato un aumento delle vaccinazioni. A seguito dell’elevato contagio - oggi sono stati registrati 8.178 nuovi casi, 2.002 sono i pazienti Covid ricoverati in ospedale e 377 in terapia intensiva - il governo ha deciso che da oggi per persone sopra i 12 anni vigerà la ‘regola delle 2G’. Saranno ammessi in diversi settori della vita quotidiana solo vaccinati (geimpft) o guariti nei sei mesi (genesen). Sul lavoro si potrà ancora accedere con la negatività del tampone antigenico o molecolare. Ai ‘no Covid-vax’ sarà vietato entrare e consumare nei ristoranti, nei bar, nelle tipiche Konditorei (pasticcerie), soggiornare in tutte le tipologie delle strutture ricettive, entrare nella ‘bolla’ delle movide e in luoghi dove vengono erogati servizi per la cura della persona (parrucchiere, estetiste, barbieri e centri massaggi). Stessa regola vale anche per eventi culturali e sportivi con 25 o più persone, nonché sugli impianti di risalita. Le restrizioni nelle previsioni dureranno almeno fino a Natale. Le disposizioni valgono anche per gli alberghi. Inoltre, da oggi la mascherina Ffp2 va indossata nei negozi, musei e biblioteche. I trasgressori rischiano una multa di 500 euro, i gestori addirittura 3.600 euro.

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Vaccinazioni

L’esclusione dei no vax dalla vita sociale ha fatto salire il numero delle vaccinazioni. In Tirolo, con 3.200 prime dosi, il numero è triplicato rispetto ai fine settimana precedenti, scrive la Tiroler Tageszeitung. Con un’incidenza che ormai tocca quota 600, Vienna teme che la Germania ancora questa settimana possa emettere una raccomandazione sull’inopportunità di recarsi in Austria, mettendo così a rischio l’imminente stagione invernale. A preoccupare il numero dei ricoveri in terapia intensiva, dove ormai sono occupati 365 dei 659 letti disponibili. Nel frattempo l’università Alpen Adria di Klagenfurt ha annunciato che dal 15 novembre negherà l’accesso al personale e ai studenti no vax. “Non è cattiveria ma buon senso che ci spinge a questo provvedimento”, ha detto il rettore Oliver Vitouch. “Chi rifiuta categoricamente il vaccino dovrebbe interrogarsi se l’università è la cosa giusta per lui”, ha aggiunto. Sabato, l’Austria ha registrato un record di 10.000 nuove infezioni. Il paese ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’Europa occidentale, con solo il 63% delle persone vaccinate.

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Alto Adige

E crescono i vaccini in Alto Adige. All'ospedale ‘San Maurizio’ di Bolzano oggi si è formata una lunga coda di persone che, anche senza prenotazione, erano in attesa della somministrazione della prima dose del vaccino contro il Covid-19. La provincia di Bolzano, storica roccaforte di ‘No vax’, è il territorio con la più bassa percentuale di cittadini vaccinati. In una terra dove convivono tre gruppi linguistici - tedesco, italiano e ladino - molti cittadini lamentano la scarsa informazione circa il vaccino anti- covid da parte delle autorità sanitarie. Al termine della scorsa settimana le persone sopra i 12 anni da ritenersi immunizzate erano 363.397 (su 530.000 abitanti), ovvero il 77,6% della popolazione vaccinabile.