Lunedì 23 Giugno 2025
AMALIA APICELLA
Esteri

Gaza, lo scrittore El Akkad: “Assuefatto all’orrore. Come uomo mi vergogno”

L’autore nato in Egitto: l’Europa sta iniziando a riconoscere la crisi umanitaria. “Una parte di me è diventata insensibile alle continue immagini di guerra”

Gaza, lo scrittore El Akkad: “Assuefatto all’orrore. Come uomo mi vergogno”

Roma, 3 giugno 2025 – Arriverà il giorno della resa dei conti. In cui la storia ci giudicherà perché abbiamo allontanato lo sguardo da quei corpi in brandelli. Quel giorno tutti diranno di essere stati contro quando verrà chiesto loro come è stato permesso. A spiegarlo è Omar El Akkad, giornalista nato in Egitto, cresciuto in Qatar, prima di trasferirsi in Canada e poi negli Stati Uniti.

Il suo ‘Un giorno tutti diranno di essere stati contro’ (in libreria da domani per Gamma Feltrinelli, presentato in anteprima al festival èStoria) nasce come un tweet di denuncia a tre settimane dall’inizio del conflitto in Medio Oriente e diventa il titolo di un libro. In parte una lettera di rottura con la promessa dell’Occidente, in parte un grido d’appello. Perché se è vero che il 7 ottobre 2023 è stato "un bagno di sangue orchestrato dal tipo di entità che prospera in assenza di qualcosa che assomigli a un futuro", considera quella messa in campo subito dopo da Israele "un’operazione di annientamento".

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La distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza

El Akkad, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha chiesto di avviare un’indagine sull’uccisione di palestinesi durante la distribuzione di aiuti...

"Tutti i giorni assistiamo a eventi diversi e uguali allo stesso tempo. Oggi si parla di un massacro di palestinesi che cercavano aiuti, ieri di persone affamate, il giorno precedente di bambini dilaniati dalle bombe. Provo quasi vergogna perché una parte di me di fronte alle continue immagini di guerra diventa insensibile, si sta assuefacendo, e penso alla storia, che un giorno ci giudicherà".

Da cosa pensa sia dettata l’assuefazione?

"Può essere un elemento di autoprotezione per non rimanere schiacciati. Se presto attenzione ai bambini che muoiono di fame, non funziono più come essere umano. È più facile allontanare lo sguardo, ma personalmente penso di avere un ruolo, non possiamo girarci dall’altra parte".

Lo scrittore El Akkad: "Assuefatto all’orrore. Come uomo mi vergogno"
Lo scrittore Omar El Akkad

L’Occidente sta iniziando a riconoscere la portata della crisi umanitaria?

"Dipende da cosa intendiamo per Occidente. I cittadini hanno iniziato a riconoscere da subito quanto stesse accadendo e molti si sono attivati per cercare di fermare il massacro".

E la politica?

"Anche i politici lo hanno riconosciuto da subito, ma non era nel loro interesse fare qualcosa".

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che riconoscere lo Stato palestinese è un’esigenza politica…

"In Europa nelle ultime settimane qualcosa si muove. Dal punto di vista pragmatico il cambio di atteggiamento è benvenuto, può farci pensare che ci stiamo avvicinando alla fine dei massacri e dell’occupazione territoriale da parte di Israele. Ma a livello morale non penso sia cambiato nulla, non stanno di certo sviluppando una coscienza".

Hamas ha accettato la tregua proposta dagli Stati Uniti dettando però condizioni ritenute inaccettabili da Usa e Israele. Trump vuole porre fine al conflitto?

"Rispondo in modo semplice e conciso: no".

Si spieghi…

"Non lo vuole lui e non lo ha voluto nessun altro presidente degli Stati Uniti negli ultimi decenni. Se davvero si fossero battuti per la soluzione di uno Stato o di due popoli e due Stati o per la pace – e con questo intendo anche la liberazione dei territori occupati illegalmente –, le conseguenze sarebbero reali, le vedremmo, e le condizioni verrebbero accettate subito. Prima di Trump c’era Biden, che diceva di avere le mani legate e allo stesso tempo lo appoggiava in tutto e per tutto Israele, contraddicendosi".

Cambieranno le cose nel prossimo futuro?

"Un alternarsi di proposte di pace che finiscono contro degli ostacoli. Ho il sospetto che questi massacri continueranno perché manca la reale volontà di arrivare a una soluzione".