Liz Truss, Russia: la ricorderemo per la sua ignoranza. Quella gaffe con Lavrov

Macron: "Regno Uniti riacquisti velocemente stabilità". Sanchez: "È la fine del vecchio approccio di rispondere alla crisi tagliando le tasse e riducendo il welfare"

Roma, 20 ottobre 2022 - Il terremoto in Gran Bretagna con le dimissioni della permier Liz Truss, che ha lasciato l'incarico dopo soli 44 giorni dalla nomina, innesca una raffica di reazioni a livello mondiale. Tra i primi a commentare l'addio della Truss è la Russia, fonti diplomatiche di Mosca sostengono che Londra "non ha mai vissuto un tale imbarazzo". E la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova rincara: la premier dimissionaria ''verrà ricordata per la sua terribile ignoranza''. I vertici russi scelgono una caustica ironia per affrontare il caos nel Regno Unito. "Se il Premio Nobel per l'Economia per il crollo più rapido delle finanze nazionali lo merita la frenetica Liz Truss, allora la contendente al Nobel per la Medicina per il taglio della qualità dei soldi per i vaccini è di Ursula von der Leyen", attacca Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, gettando nel calderone la presidente della Commissione Ue.

Liz Truss, dimissioni care: assegno di 115mila sterline per 45 giorni di governo

Le dimissioni di Liz Truss e i guai della Gran Bretagna

Protesta anti Truss a Birmingham (Ansa)
Protesta anti Truss a Birmingham (Ansa)

Sommario

La gaffe con Lavrov

Quella "terribile ignoranza" citata dall Zakarova affonda probabilmente le sue radici in un episodio che risale a meno di due settimane prima dell'inizio dell'invasione russa in Ucraina.  Liz Truss, allora ministra degli Esteri britannica si era fatta prendere in giro da Sergei Lavrov. Contro di lei, che si era presentata a Mosca impreparata nei giorni carichi di tensione della staffetta diplomatica occidentale, il ministro russo aveva mosso il sarcasmo delle grandi occasioni. Nel loro colloquio, Truss aveva confuso le regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, e la Crimea), con le due regioni russe di Voronezh e Rostov. Il ministro russo le aveva chiesto se Londra sarebbe stata disposta a riconoscere la sovranità di Mosca sulle ultime due regioni. E Truss aveva risposto che mai Londra lo avrebbe fatto. L'ambasciatrice a Mosca, Deborah Bonnert era stata costretta a intervenire, spiegando con gentilezza a Truss che non c'è mai stata alcuna obiezione di Londra all'appartenenza, a tutti gli effetti, di Rostov e Voronazh alla Federazione russa. Nella conferenza stampa successiva al colloquio, Lavrov aveva commentato: "è stato un dialogo fra un sordo e un muto".

Macron

Commentando le dimissioni della Truss, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto di sperare che il Regno Unito riacquisti "rapidamente" stabilità per "andare avanti". "Ho avuto l'opportunità più volte di incontrare Liz Truss. Abbiamo parlato di nuovo questa settimana e avevamo un rapporto di lavoro che si stava costruendo", ha detto ancora il capo dell'Eliseo al suo arrivo a un vertice dei leader dell'Unione europea a Bruxelles.

Sanchez

Decisamente più critico il primo ministro spagnolo, il socialista Pedro Sanchez. "È la fine del vecchio approccio di rispondere alla crisi economica tagliando tutte le tasse e riducendo le politiche di welfare", dice rispondendo a una domanda sulla crisi in Gran Bretagna. "Ritengo si debba fare il contrario, dobbiamo rinforzare il nostro Stato sociale per rendere equa la nostra risposta fiscale", ha detto al suo arrivo al Consiglio europeo.