Giovedì 18 Aprile 2024

Lisa Montgomery: esecuzione sospesa. Una storia di abusi e violenze atroci

Accolta la richiesta di una perizia psichiatrica. I leagli: "Ha mostrato in modo chiaro la sua incapacità mentale". Nel 2004 la donna ha commesso un efferato omicidio

Lisa Montgomery (Ansa)

Lisa Montgomery (Ansa)

Roma, 12 gennaio 2021 -  Aggiornamento: l'esecuzione di Lisa Montgomery è avvenuta nella notte italiana. La Corte Suprema ha revocato la sospensione.

Di seguito, l'articolo del 12 gennaio

Sospesa negli Usa l'esecuzione di Lisa Montgomery, prima donna condannata a morte dal tribunale federale da oltre 70 anni. L'iniezione letale, prevista per oggi, è stata bloccata: per la condannata è stata richiesta una perizia psichiatrica. La Montgomery, 52 anni, era l'unica donna, al momento, nel braccio della morte. La pena capitale le è stata inflitta per un omicidio commesso nel 2004. Accadde in Kansas: Lisa si recò a casa di Bobbie Jo Stinnett con la scusa di voler acquistare dei cuccioli di cane allevati dalla donna, incinta di otto mesi. Una volta messo piede nell'abitazione, l'omicida prese la Stinnett per il collo, strangolandola a morte. Quindi le tagliò il ventre con un coltello per estrarre la bambina, ancora viva. La Montgomery rapì poi la piccola, sopravvissuta all'atroce delitto, con l'obiettivo di farla passare per una delle sue figlie. 

Soddisfazione per la decisione del giudice di fermare l'esecuzione è stata espressa dagli avvocati difensori della donna. I legali hanno sottolineato come la loro assistita abbia "mostrato in modo chiaro la sua attuale incapacità mentale". Secondo l'avvocato Kelley Henry, la Montgomery soffre di "danni cerebrali e gravi malattie mentali esacerbate da una vita di torture sessuali subite da chi l'ha accudita". Henry ricorda come "l'ottavo emendamento vieti l'esecuzione di persone come Montgomery a che, a causa della loro malattia mentale o danni cerebrali, non ne comprendono l'idea". I legali hanno presentato ricorso anche alla Corte Suprema. Il neoletto presidente Joe Biden, che il 20 gennaio si insedierà alla Casa Bianca, ha ribadito in più occasioni di voler abolire la pena capitale federale. 

La battaglia legale

Gli avvocati della Montgomery si erano già rivolti a Trump nei mesi scorsi per bloccare l'iniezione letale. "Data la gravità della malattia mentale della signora", la loro linea, "le torture sessuali e fisiche che ha subito per tutta la vita e il collegamento tra il suo trauma e i fatti del suo crimine, facciamo appello al presidente per concederle misericordia e commutare la sua condanna in ergastolo". Appello ignorato dal tycoon che lo scorso anno ha rispolverato la pena capitale federale dopo una moratoria di 17 anni, supervisionando già 10 esecuzioni e rifiutandosi di bloccare le quattro restanti nonostante la consueta 'tregua' nel periodo di transizione. La decisione del giudice di oggi rischia di togliere a Trump il primato di presidente con più esecuzioni capitali federali all'attivo in un mandato. 

Storia e vita di Lisa Montgomery

La Montgomery ha alle spalle una vita tormentata: abusata dal patrigno e minacciata dalla madre con una pistola dopo la scoperta degli abusi, alcolizzata, e quidi due matrimoni in giovane età finiti male, l'ultimo sotto i colpi di altri abusi, alcuni di gruppo. Prima di essere sterilizzata (intervento mai del tutto accettato) la donna aveva messo al mondo quattro figli