Libia, Moavero: la conferenza si terrà a Palermo il 12-13 novembre

Facilitare il dialogo. Questo l'obiettivo della conferenza secondo il ministro degli Esteri, che ha poi sottolineato: con la Francia ci sono punti di vista diversi, ma non rivalità

Enzo Moavero Milanesi (Imagoeconomica)

Enzo Moavero Milanesi (Imagoeconomica)

Roma, 2 ottobre 2018 - Si terrà a Palermo nei giorni 12-13 novembre la conferenza internazionale per risolvere il caos libico. Così ha confermato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi in un'informativa al Senato. L'obiettivo della conferenza - alla quale parteciperanno tra gli altri il maresciallo libico Khalifa Haftar, i rappresentanti dell'Onu, dell'Ue, della Lega araba e dell'Unione africana - sarà quello di "facilitare il dialogo", ha sottolineato il ministro, aggiungendo che sarà "importante" trovare "un approccio inclusivo e che vengano discusse le tappe per la stabilizzazione".

MOAVERO: ITALIA SEMPRE OPERATIVA - Il ministro ha poi ricordato il ruolo leader dell'Italia nei rapporti con la Libia. "Siamo tra i pochi Paesi - ha sottolineato Moavero - ad avere un'ambasciata a Tripoli che è sempre rimasta operativa" anche durante gli scontri e nonostante il nostro ambasciatore sia dovuto rientrare in Italia per motivi di sicurezza. Un ruolo di primo piano, che anche gli Stati Uniti hanno voluto confermare: "Abbiamo constatato, dopo i colloqui tra il presidente Conte e il presidente Trump a margine dell'assemblea generale Onu, che esiste una volontà americana di appoggiare l'azione italiana nello scenario libico e nel Mediterraneo", ha spiegato il ministro. 

ITALIA-FRANCIA: IL NODO ELEZIONI - Tra l'Italia e la Francia Moavero ha poi ribadito che non esiste "competizione o rivalità accesa e conflittuale" sulla Libia. È vero che tra le due parti c'è una "dialettica" ed "è anche bene che ci sia - ha detto il ministro - ma questa non deve essere percepita come una divaricazione drammatica di posizioni". Diversamente da quanto Emmanuel Macron desiderava, il ministro degli Esteri ha voluto ricordare che alla conferenza non saranno stabilite "altre date per le elezioni", che in Libia devono essere un "momento indispensabile, ma come coronamento di un progresso democratico che debba svolgersi in un quadro costituzionale e istituzionale chiaro, in trasparenza e sicurezza". Su questo tema, Moavero ha detto che la nostra posizione "non è esattamente combaciante con quella francese", che vuole il voto a dicembre."Abbiamo punti di vista diversi ma questo non fa venir meno né il colloquio costante né la volontà di arrivare ad una soluzione", ha concluso il ministro.