Martedì 16 Aprile 2024

Le feste di dicembre nel mondo, dall'Iran all'Arizona. Non solo Natale

Un doodle di Google ci invita a guardare al di là della nostra cultura

Il doodle di Google

Il doodle di Google

Roma, 23 dicembre 2018 - Non solo Natale: dicembre è un mese ricco di feste in tutto il mondo. Ce lo ricorda Google con un doodle ad hoc, oggi domenica 23 dicembre, che aiuta ad allargare l'orizzonte e invita a mettere il naso al di fuori della nostra cultura. Molte di queste festività sono legate al solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno, celebrato nei vari Paesi con riti e usanze le più svariate. 

In Iran, per esempio, il 21 dicembre (ma la data è variabile), si celebra la Yalda, la vittoria della luce sulle tesulle tenebre. E' una festività che affonda le radici nel Mitraismo, antica religione ellenistica, basata sul culto di Mitra, dio del sole. Nell’antichità l’inverno era considerato simbolo di avversità: passare insieme la notte più lunga dell'anno fino alll'aurora era un modo per esorcizzare la paura. Tutt'oggi è usanza festeggiare in famiglia vegliando fino al mattino e mangiando melograne e cocomeri, frutti rossi simbolo di abbondanza. 

Il 22 dicembre in Cina e in altri Paesi dell'Asia orientali è il giorno di Dongzhi, un insieme di riti legati alla filosofia dello yin e dello yang con cui si festeggia l'inizio dell'inverno e del contemporaneo allungarsi delle giornate. E' un'occasione dove la famiglia si ritrova: sulle tavole abbonda il  tangyuan, piatto a base di palle di riso, che simboleggia la riunione. 

Dall'altra parte del mondo, gli indigeni Hopi dell'Arizona celebrano col Soyal (il solstizio d'inverno) il ritorno del sole dal suo sonno invernale. E' anche un momento di purificazione fatto di danze e riti con i tipici Paphos, bastoni di preghiera con cui vengono benedetti uomini, case e animali. 

La fine dell'anno pullula di occasioni di festa, che si aggiungono al Capodanno. In Romania i giorni tra Natale e Capodanno sono i giorni della Danza dell'Orso, rituale che simboleggia la morte e la rinascita del tempo: l'intera comunità si riunisce per le strade, percorse dalle tradizionali parate in cui uomini e donne si vestono con vere pelli d'orso e ballano a ritmo di percussioni e flauti. Così un tempo si pensava di scacciare il maligno e si accoglieva il nuovo anno.  

Il 25 dicembre è festa anche per gli ebrei, perché è in questo giorno che inizia Chanukkah, festività religiosa che dura 8 giorni e che ricorda l'inagurazione del nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme, dopo la liberazione della Giudea dall'occupazione Siriana ellenica. Nel tempo Channukkah ha acquisito il significato di evento simbolo della sopravvivenza del popolo ebraico, e del dominio della luce sull'oscurità. E' usanza ritrovarsi nelle piazze della città, accendere candele con la benedizione del rabbino, ballare e mangiare i tipici bomboloni chiamati sufganiyah. 

Infine citiamo una celebrazione recente. Kwanzaa (In Swahili "primi frutti") è una festività di 7 giorni (26 dicembre-1 gennaio) istituita nel 1966 da uno dei leader del movimento per i diritti degli afroamericani negli Stati Uniti, Maulana Karenga. Esite solo negli Usa. Non ha contenuti religiosi ma è dedicata ai valori della famiglia, del lavoro, della fede, del'autodeterminazione e della cooperazione.