Usa, padre di tre vittime aggredisce Larry Nassar. Rilasciato, diventa un eroe del web

Il tentato attacco al medico condannato per aver abusato di 265 ginnaste è diventato trend topic. Raccolta fondi per la famiglia di Randall Margraves

Il padre di tre vittime di Larry Nassar bloccato dagli agenti in tribunale (Ansa)

Il padre di tre vittime di Larry Nassar bloccato dagli agenti in tribunale (Ansa)

Eaton (Michigan), 3 febbraio 2018 - "Mi dia 5 minuti da solo con lui... Me ne dia almeno uno...", chiede al giudice Randall Margraves, papà di 3 ragazze vittime di Larry Nassar, il medico che ha già accumulato  tra 40 e 175 anni di prigione per aver abusato di 265 giovanissime ginnaste. Naturalmente la risposta è stata negativa, e l'uomo, in tribunale, ha cercato di scagliarsi contro il medico alla sbarra. Un gesto d'impeto, bloccato - anche con una certa rudezza - dalle guardie della corte.

Ma la cosa, per fortuna, non ha avuto strascichi e il signor Margraves, oltre a essere stato rilasciato senza alcuna sanzione, è ora diventato un eroe sul web. La sua frase in tribunale, pronunciata con tono al tempo stesso calmo e implorante, è stata salutata sui social come un atto di giusta ribellione all'orrore degli abusi che stava scoprendo per la prima volta dalla testimonianza della figlia Lauren, all'epoca tredicenne.

In poche ore una raccolta fondi a sostegno di Margraves e della sua famiglia ha totalizzato 8mila dollari mentre su Twitter e gli altri social piovevano messaggi di solidarietà. Il primo gesto di comprensione è arrivato da Janice Cunningham, la giudice del tribunale della contea di Eaton, in Michigan, che, pur ribadendo di non ammettere "atti di vendetta" nella sua corte, ha disposto il rilascio e ha escluso provvedimenti nei confronti di Margraves. L'uomo infatti sarebbe passibile di una pena detentiva per oltraggio alla corte. "Date le circostanze questo tribunale non imporrà alcuna punizione", ha assicurato.

Del resto lui stesso si era scusato con la corte e con gli agenti che lo hanno dovuto bloccare: "Non sono un eroe, le mie figlie e le vittime di questi abusi lo sonio. Sono un po' imbarazzato da quanto accaduto. Sono qui per sostenere le mie figlie e per aiutarle a riprendersi".

La figura di questo omone titolare di una società di apparecchi elettrici ha subito spopolato su Internet, dove il processo a Nassar per gli abusi su almeno 265 donne è molto seguito. "Caro Randall Margraves - ha scritto Liz Finnegan su Twitter - siamo nel tuo angolo e ti appoggiamo. Firmato: il mondo". Di tenore simile gran parte delle migliaia di commenti al tentativo di aggressione.

Tra le poche voci discordanti quella apparsa sulla pagina Facebook della Cnn che ha ricordato come Nassar sia già stato condannato a 175 anni di carcere e "non vedrà mai più la luce": "Perché mettere a rischio il futuro della tua famiglia con questa azione?".