Giovedì 12 Giugno 2025
ALDO BAQUIS
Esteri

La trappola mortale degli aiuti. Nuova strage di civili a Gaza

Hamas: "Sono 27 le persone decedute a Rafah". Accuse respinte dall’esercito di Israele. L’Idf pronto a misurarsi con Madleen, nave salpata da Catania con a bordo Greta Thunberg.

Hamas: "Sono 27 le persone decedute a Rafah". Accuse respinte dall’esercito di Israele. L’Idf pronto a misurarsi con Madleen, nave salpata da Catania con a bordo Greta Thunberg.

Hamas: "Sono 27 le persone decedute a Rafah". Accuse respinte dall’esercito di Israele. L’Idf pronto a misurarsi con Madleen, nave salpata da Catania con a bordo Greta Thunberg.

di Aldo Baquis

TEL AVIV

Un’altra alba di sangue, la terza da domenica, nell’estremo sud della striscia di Gaza dove pacchi con prodotti alimentari sono distribuiti quotidianamente da una società statunitense (la ‘Ghf’) appoggiata dall’esercito israeliano. "È stato un nuovo massacro di civili – ha denunciato Hamas – 27 morti, 90 feriti. Le forze di occupazione hanno aperto il fuoco, anche con carri armati e droni, verso migliaia di civili ad Alam, presso Rafah": ossia a un chilometro dal centro di distribuzione di Tel Sultan. Accuse respinte ancora una volta dall’esercito, che domenica peraltro aveva categoricamente negato che fosse avvenuta alcuna strage di civili. Ieri il portavoce militare Efi Defrin ha ammesso che nella mattinata di ieri i soldati sono stati costretti a sparare "verso alcuni individui che si avvicinavano in maniera minacciosa.

Sono stati spari di avvertimento" ha aggiunto, senza precisare la entità delle vittime perché le indagini erano ancora in corso. Defrin è tornato ad accusare Hamas di aver fatto ricorso alla violenza, anche con spari e lanci di sassi sui civili, per contrastare la distribuzione di viveri della ‘Ghf’ "che gli fa perdere il controllo sul terreno. Noi invece abbiamo tutto l’interesse che quei civili ricevano gli aiuti". La ‘Gaza Humanitarian Foundation’ afferma di aver distribuito, nella sua prima settimana di attività, "7 milioni di pasti ai civili". Ma le immagini drammatiche della calca a ridosso dei tre centri di distribuzione della ‘Ghf’ allestiti finora a beneficio di centinaia di migliaia di sfollati destano un coro internazionale di proteste. Ieri l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani Volker Turk ha ribadito che "gli attacchi diretti contro civili rappresentano una violazione grave del diritto internazionale, sono un crimine di guerra". "I palestinesi sono esposti ad una scelta sinistra: morire di fame o rischiare la morte per ottenere misere razioni messe a disposizione dal meccanismo d’assistenza militarizzato di Israele".

Brevi immagini riprese da un militare, diffuse dalla Tv israeliana I24, mostrano una folla lanciata verso una postazione israeliana in uno dei momenti più drammatici della giornata. "I soldati hanno sparato in aria, per non essere sopraffatti". Invece testimoni palestinesi, intervistati a caldo sul terreno, hanno detto che i civili sono stati esposti al fuoco di droni e di carri armati. Defrin ha aggiornato che cinque divisioni procedono sistematicamente nella Striscia. L’Idf è determinato ad accrescere la pressione e "saprà misurarsi anche con la ‘Madleen’", l’imbarcazione della ‘Freedom Flotilla’ salpata giorni fa da Catania "per rompere l’assedio a Gaza", con a bordo la attivista Greta Thunberg. Ieri tre militari sono rimasti uccisi in un sofisticato agguato di Hamas andato a segno anche per il diffondersi della stanchezza delle truppe. Dopo 20 mesi di combattimenti cresce il numero dei militari che denunciano di essere esauriti psicologicamente. Ieri quattro di essi, che si sono rifiutati di tornare a servire a Gaza, sono stati deferiti secondo la tv pubblica Kan ad una corte marziale e condannati alla reclusione. "Mio figlio non dorme più, ha scatti di ira, non lo riconosciamo più" ha detto in anonimato la madre di uno di loro.

Sul piano diplomatico, l’Arabia Saudita ha protestato con veemenza per il divieto di Israele di consentire al suo ministro degli esteri di raggiungere Ramallah per un incontro con Abu Mazen. "Volevamo discutere su come rafforzarlo come alternativa a Hamas, alla fine del conflitto. Israele ha commesso un errore". Intanto, coordinate dal mediatore Usa Steve Witkoff, le trattative per la tregua languiscono e da giorni tutto sembra fermo.