Martedì 24 Giugno 2025
PATRICK COLGAN
Esteri

La Nato nel mirino di Putin: "Creata per lo scontro. Europa ostacolo alla pace"

Il segretario dell’Alleanza, Rutte: aumentare del 400% la difesa aerea. Kiev mette a segno un nuovo colpo: colpita base russa a 400 km dal confine.

Uno dei prigionieri ucraini rilasciati da Mosca nell’ambito dello scambio con Kiev

Uno dei prigionieri ucraini rilasciati da Mosca nell’ambito dello scambio con Kiev

"La Nato non è uno strumento che serve a mantenere la sicurezza, ma è stato creato per lo scontro". Il Cremlino alza i toni contro la Nato e l’Europa. E il segretario dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte avverte: "La Russia potrebbe attaccare entro cinque anni". Le dichiarazioni russe sono arrivate nel corso di una conferenza stampa del portavoce del presidente Putin, Dmitrj Peskov, che ha mandato un avvertimento preciso: "La Federazione Russa manterrà la libertà di azione per quanto riguarda il dispiegamento di missili a raggio intermedio e a corto raggio in risposta alle azioni della Nato". Poi il riferimento all’allargamento dell’Alleanza a Svezia e Finlandia, ’dimenticando’ che è stata una risposta all’invasione dell’Ucraina: "In un modo o nell’altro, la Russia dovrà rispondere a queste azioni espansionistiche e aggressive da parte della Nato e dei nuovi membri della Nato, a noi ben noti, che si trovano in prossimità dei nostri confini".

Accuse all’Europa sono arrivate anche dal capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, intervistato da Russia Today, che ha ripetuto alcuni mantra della propaganda putiniana: "Il problema del processo di pace – ha detto – è che l’Europa non consente a Kiev di raggiungere accordi favorevoli". E poi ha aggiunto: "Quando si parla con loro, con i membri della delegazione ucraina, in modo non ufficiale, si tratta fondamentalmente di persone ragionevoli – ha proseguito – e vogliono anche loro in qualche modo fermare lo spargimento di sangue".

Nel frattempo le forze speciali di Kiev hanno inflitto un altro colpo a sorpresa alla Russia dopo i blitz con droni contro i bombardieri strategici e l’attacco sottomarino al ponte di Crimea. Le forze armate ucraine rivendicano di aver colpito con le loro forze speciali la base aerea russa di Savasleyka, nell’oblast russo di Nizhny Novgorod, a circa 400 km dal confine ucraino. Avrebbero distrutto almeno due Mig-31K, o un Mig-31K e un Su-30 o Su-34, aerei utilizzati per colpire le città ucraine. L’esercito ucraino non ha precisato le modalità dell’attacco.

In questo contesto, ieri, il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha incontrato a Londra il primo ministro britannico, Keir Starmer, e fatto un intervento molto netto alla Chatham house indicando le prorità: "La Nato ha bisogno di un aumento del 400% della difesa aerea e missilistica – ha detto – per mantenere una deterrenza credibile". Rutte ha ripetuto la valutazione, già circolata, di analisti e servizi che ritengono possibile un attacco alla Nato (probabilmente nei Paesi baltici) nei prossimi anni e indicato un paradosso: "La Nato ha un’economia che è 25 volte quella Russa, ma produce un quarto delle munizioni". Starmer nell’incontro con Rutte si è detto in sintonia sulla necessità di rafforzare la Nato, "bastione vitale della sicurezza". E in vista del vertice Nato dell’Aja (24-25 giugno) ha rilanciato l’appello a tutti gli alleati a investire maggiormente nella Difesa.