Mercoledì 24 Aprile 2024

L'urlo (timido) di Biden: "Basta con le armi"

Il presidente americano firma sei ordini esecutivi per fermare le stragi. Ma la sinistra liberal critica: "Misure troppo deboli"

Joe Biden, 78 anni, quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti

Joe Biden, 78 anni, quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti

Il presidente Biden lo fa con grande solennità. E col tono severo. Firma sei ordini esecutivi per limitare la violenza delle armi e il loro acquisto, in tutta America. È solo un inizio. In realtà i provvedimenti colpiscono solo i controlli sulle cosiddette “armi fantasma” costruite artigianalmente e non toccano lo scottante problema dei fucili d’assalto e dei super caricatori che in genere sono quelli usati nelle stragi. "Dobbiamo impedire che vengano venduti ai privati. Basta preghiere, dobbiamo fermare le armi – dice il presidente – Il senato deve approvare la legge già passata alla camera sui controlli preventivi".

Biden parla mentre in una cittadina del North Carolia ieri è avvenuto l’ultimo massacro. Un ex giocatore professionista di football di 32 anni, Phillip Adams, ha sterminato la famiglia di un medico molto noto uccidendo lui, la moglie, due nipoti di 5 e 9 anni, e un conoscente. Alla fine il killer si è tolto la vita quando la polizia ha bussato alla porta di casa nella stessa stradina della strage. Il padre dell’ex atleta ha chiesto alle autorità di esaminare il cervello del figlio per verificare se il suo gesto di follia fosse dovuto ai traumi subiti durante la carriera agonistica.

"Tutti questi morti innocenti e tutte queste armi stanno producendo una vera epidemia negli Stati Uniti – ha detto Biden – e sono considerate una fonte di grave imbarazzo per il nostro paese nel resto del mondo".

Il presidente Usa sa che anche negli anni della presidenza Obama le stragi sono sempre avvenute e il Congresso non è mai riuscito a trovare una soluzione condivisa che metta regole più forti e sicure a livello federale e controlli più stringenti a livello statale. Tra repubblicani e democratici tutto si è sempre risolto in un grande stallo che adesso Biden non vuole più ripetere, sapendo benissimo che il consenso al possedere un’arma in Usa rimane trasversale. Con i suoi ordini esecutivi, Biden ha voluto però muovere i primi passi, magari soft, ma proiettati alla ricerca di una più vasta soluzione legislativa da far approvare dall’intero Congresso in futuro.

Il presidente teme il moltiplicarsi degli acquisti in rete e considera le cosiddette “pistole fantasma” e il loro braccio d’appoggio metallico come una sorta di fucili a canne mozze del quale dovrebbe venir interdetta la produzione.

I difensori delle armi e del secondo emendamento della Costituzione, considerato un cavallo di battaglia per Donald Trump, annunciano però cause contro le misure minime di Biden definendole incostituzionali. Ma il presidente tira dritto e sostiene che i suoi ordini esecutivi sono solo dettati dal buonsenso e che la maggioranza degli americani è con lui.

Gli attivisti della sinistra liberal bocciano il piano di Biden definendolo troppo timido e non in grado di evitare stragi future, a scuola, in chiesa, nei supermercati o nei luoghi di lavoro.

Per tenere alta la pressione e mantenere ben visibile il disco rosso e la ricerca della “zero tolerance” contro una piaga antica che uccide oltre 40.000 persone l’anno, Biden ha nominato ieri il veterano David Chipman a capo dell’agenzia federale di controllo di “Alcool, Tabacco e Armi da fuoco” che mantiene come obiettivo generale quello di arrivare ad un voto del Congresso sui controlli preliminari all’acquisto e la messa fuori legge per le armi d’assalto. Sono più di 30 anni che Biden anche da senatore ha continuato a battersi per cambiare la legislazione dei pistoleri in Usa, ma con poco successo.

Adesso i nuovi ordini esecutivi che sono già in vigore rischiano di scontrarsi col gigantesco piano delle infrastrutture da 3 trilioni di dollari che sta per partire e sul quale Biden chiede come grande priorità la massima convergenza di democratici e repubblicani perché destinato ad una vera rinascita degli Stati Uniti dopo la pandemia che ha già fatto più di 550.000 morti.