Kyire Irving, la stella Nba finisce fuori rosa. Fonti: "Non è un No Vax"

Il giocatore ha rifiutato il vaccino anti Covid, i Brooklyn Nets hanno preso provvedimenti

Kyrie Irving in panchina durante Brooklyn Nets vs LA Lakers, 2 ottobre 2021 (Ansa)

Kyrie Irving in panchina durante Brooklyn Nets vs LA Lakers, 2 ottobre 2021 (Ansa)

New York, 13 ottobre 2021 - Il dado, ormai, è tratto: Kyrie Irving è fuori dalla rosa dei Brooklyn Nets, conseguenza della sua scelta, fortemente rivendicata, di non ricevere il vaccino anti-Covid. A quanto pare, però, la star del basket 29enne di origine australiana, in questa battaglia è mosso da un obiettivo superiore.

Ieri il  manager dei Nets, Sean Marks, ha affermato: "Rispettiamo la sua scelta", però, come si legge nel comunicato, potrà tornare a giocare solo quando 'metterà la squadra al primo posto'. Tradotto: solo quando accetterà di vaccinarsi potrà di nuovo allenarsi e disputare partite insieme al resto del gruppo. Il problema è che nei luoghi pubblici come i palazzetti sportivi possono accedere solo le persone vaccinate. Alcune fonti vicine al gicatore hanno dichiarato, al sito sportivo The Athletic ,che Kyrie "non è un No-vax", e non è di per sé contro il vaccino: in realtà vuole battersi per le "istanze delle persone che hanno perso il lavoro" a causa di imposizioni e restrizioni dettate dalla campagna vaccinale. L'ex-campione di Cleveland Cavaliers e Boston Celtics, quindi, vorrebbe fare da cassa di risonanza per i problemi di queste persone: "Vuole essere la voce di chi non viene ascoltato", spiegherebbero le fonti. 

I soldi o la popolarità a rischio non sarebbero un problema per lui, contano di più gli ideali in cui crede, per i quali si è messo a disposizione. Per spiegare la sua sensibilità basterebbe la sua storia personale. Ad appena 4 anni perde la mamma, Elizabeth, per una malattia. Il trauma è forte, indimenticabile. Con il padre Drederick e la sorella più grande Asia cresce con il pallone da pallacanestro sempre in mano, un'attività in cui presto eccelle e che funge da catarsi.

Non è sicuramente la prima volta che protagonisti del mondo NBA usano corpo e voce per ideali che vanno al di là del parquet di gioco, basta pensare alle proteste per il Black Lives Matter. La scelta del numero 11 dei Broooklyn Nets è nobile, indubbiamente, e controcorrente, come è nella sua storia. Uno dei tratti caratteristici più eclatanti della sua personalità è venuto fuori nel 2017, durante un podcast di Fox Sports: Irving aveva addirittura svelato la sua fede terrapiattista