Perché il patriarca Kirill è stato salvato dalle sanzioni Ue

L'Ungheria aveva minacciato il veto al sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia se il leader della Chiesa ortodossa fosse rimasto nella lista nera

Il patriarca ortodosso Kirill (Ansa)

Il patriarca ortodosso Kirill (Ansa)

Bruxelles, 2 giugno 2022 - L’Ungheria ha dettato le regole ancora una volta. L’esclusione del patriarca Kirill dalla lista nera del sesto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia è un’altra vittoria di Viktor Orban. Ma perché il leader della Chiesa ortodossa è così importante per Budapest? In realtà, secondo gli analisti, quella del premier ungherese è stata una mera prova muscolare.

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Per David Baer, esperto di Ungheria e professore di Teologia all’Università luterana del Texas, il motivo della resistenza su Kirill è semplice: “Orban flette i muscoli. Qual è lo scopo? Per l’Ungheria non cambierebbe nulla. Lo fa – ha twittato - perché può. Non sembra preoccupato di isolarsi all’interno della Ue”. Molti hanno letto nella prova di forza del premier magiaro l’ennesimo tentativo di rallentare l’approvazione del sesto pacchetto di sanzioni, che contiene anche l’embargo all’oro nero russo che arriva via mare.

Questione di feeling

I rapporti tra il patriarca, che ha sempre sostenuto la necessità di invadere l’Ucraina, e il premier ungherese sono in ogni caso ottimi. Quando qualche mese fa Orban è stato riconfermato alla guida del Paese, Kirill gli ha subito scritto per congratularsi: “È uno dei pochi politici europei che si sforza di difendere i valori cristiani e di rafforzare la morale pubblica e l’istituzione della famiglia tradizionale”.

L'Ungheria esulta

Kirill è 'salvo', l'Ungheria non nasconde la propria soddisfazione. Il ministro degli Esteri di Budapest, Peter Szijjarto, parla di "una lunga battaglia", ricordando, oltre all'esculsione di Kirill dalle sanzioni, "l'eccezione per i trasferimenti tramite oleodotti" di petrolio russo ottenuta da Budapest. Per Szijjarto "il pacchetto è ora in linea con gli interessi di sicurezza nazionale dell'Ungheria".